5 libri Bi per l’estate

Se la letteratura a tema omosessuale è già di per sé di nicchia, i libri di narrativa che parlano apertamente di bisessualità sono una merce ancor più rara. I personaggi bisessuali, però, popolano la narrativa LGBT in modo silenzioso, nascosti da un velo di invisibilità molto comune anche nella vita reale. Basta quindi riprendere alcuni dei grandi classici LG(B)T della letteratura per scoprire che quelli che la critica, i lettori e i media hanno chiamato “protagonisti gay” o “protagoniste lesbiche” potrebbero nascondere in realtà un altro orientamento.

Ecco cinque libri di genere molto diverso che, pur non nominando mai la temuta bisessualità, potrebbero nascondere personaggi bisex.

  1. Chiamami col tuo nome di André Aciman (2007)

Portato al successo dal film di Luca Guadagnino (2017), Chiamami col tuo nome narra la storia d’amore e di scoperta di sé di due ragazzi, Elio e Oliver, durante un’estate sulla riviera ligure. Elio Perlman è il figlio di un professore universitario, Oliver uno studente che soggiorna presso la residenza estiva della famiglia Perlman per lavorare alle sue ricerche universitarie.

La storia d’amore tra Elio e Oliver è stata spesso definita come passione omosessuale, eppure i due personaggi non si sbilanciano mai sul loro orientamento sessuale, complice forse la giovane età, i dubbi che li coinvolgono e il contesto storico e culturale in cui si svolge la narrazione. Elio, per esempio, oltre ad innamorarsi di Oliver, ha una relazione anche con una ragazza, Marzia, che incontra anche quando la storia con Oliver diventa concreta e il suo sentimento viene apparentemente ricambiato. L’ultima parte del libro svela poi che Oliver si sposerà ed avrà figli: pur non conoscendo le ragioni di questa scelta, sembra che Oliver, come Elio, sia attratto tanto dagli uomini, quanto dalle donne. Chiamami col tuo nome è un ‘tormentone’ della letteratura LGBT che sarebbe quindi il caso di riconsiderare andando oltre la comune etichetta della storia d’amore gay.

2. Le mille bocche della nostra sete di Guido Conti (2010)

Le mille bocche della nostra sete è un romanzo italiano che racconta la storia d’amore tra due ragazze nell’Italia del dopoguerra. Marzia ed Emma sono due adolescenti che sperimentano il loro primo amore: una passione nuova, proibita agli occhi dei genitori, che le fa sentire sporche e felici al tempo stesso. Durante un lungo processo di presa di coscienza e accettazione, di amore romantico e passionale, di dubbi e paure, Marzia ed Emma vengono scoperte e divise dalle rispettive famiglie. Le loro vite, ormai separate, torneranno alla ‘normalità’, alla vita che i genitori avevano preconfezionato per loro. Dopo anni, le due si ritroveranno inaspettatamente e le incertezze torneranno a tormentarle.

Pur parlando della storia d’amore tra due ragazze, il romanzo non dà etichette e lascia libera interpretazione al lettore. Anche se la narrazione si limita a descrivere i sentimenti reciproci delle due giovani donne, senza soffermarsi sulle storie d’amore che hanno riempito gli anni di separazione, il lettore può benissimo presuppore che Marzia ed Emma abbiano avuto relazioni o innamoramenti maschili e/o femminili negli anni di separazione. Un romanzo quindi aperto, che sa andare oltre ogni barriera.

  1. Gente del Wyoming (Brokeback Mountain) di Annie Proulx (1997)

Brokeback Mountain è forse, grazie all’adattamento cinematografico, uno dei maggiori classici LGBT. L’opera letteraria è un racconto tanto breve quanto intenso che, come è ben noto, narra la storia di due cowboy, Jack Twist ed Ennis del Mar, e la scoperta del loro amore passionale durante un’esperienza di lavoro come guardiani di un gregge di pecore.

Pochi hanno scavato nella storia andando a cercare i temi nascosti di Brokeback Mountain: i media non hanno mai avuto dubbi e ne hanno parlato come un amore omosessuale, senza mai guardare oltre all’etichetta più scontata. I due protagonisti infatti, durante i decenni di amori clandestini, si sposano con due donne. Se Jack si dimostra disposto a lasciare la moglie per una vita con Ennis, Ennis invece non si sente pronto a compiere un passo di questo tipo, oltre a mostrare tenerezza nei confronti della donna che ha sposato. L’opinione comune è che i due uomini, ed Ennis in particolare, sfruttino le mogli per nascondere il proprio orientamento, per non ammettere ciò che sono, per non dover fare i conti con l’omofobia e la violenza della società in cui vivono. Pochi immaginano che, pur infedele, l’amore dei due uomini per le rispettive mogli possa essere autentico almeno dal punto di vista fisico.  L’ipotesi della bisessualità potrebbe essere plausibile ed è stata accennata da alcuni critici letterari e cinematografici, ma è rarissima nelle discussioni popolari sul libro o sul film.

  1. Il colore viola di Alice Walker (1982)

Celie, protagonista del romanzo, sembra essere caduta soltanto nelle mani di uomini ‘sbagliati’: prima un padre violento e stupratore, da cui ha perfino dei figli, poi un marito crudele che fa di lei una serva. Non stupisce quindi che la protagonista voglia allontanarsi dalla sfera maschile e trovare rifugio in una relazione clandestina con una donna, Shug, così da dimenticare i traumi subiti attraverso un amore autentico.

Definire l’orientamento sessuale di un personaggio come Celie è sicuramente poco sensato e indelicato: il lettore non scoprirà mai se le preferenze della donna sono dettate dal suo orientamento o dal rifiuto per un mondo maschile di cui ha conosciuto soltanto i risvolti più violenti. Già dalle prime pagine la protagonista motiva così le sue preferenze: “Non li vedo nemmeno, gli uomini, io. E’ la pura verità. Le donne le guardo, però, perché non mi fanno paura.”

Il personaggio di Shug è però un esempio limpido di bisessualità “da manuale”: la donna prova attrazione fisica e sentimentale per uomini e donne, scegliendo comunque di impegnarsi con l’amata Celie. Anche in questo caso, la storia d’amore in Il colore viola è stata spesso definita omosessuale, ma la trama nasconde sfaccettature molto più complesse che potrebbero facilmente includere anche la bisessualità.

5. Ash di Malinda Lo (2009)

L’opera è un romanzo fantasy young adult che rivisita la celebre fiaba di Cenerentola in chiave LGBT. Ash – la giovane protagonista – dopo la morte del padre viene cresciuta dalla matrigna e dalle spietate sorelle, che la impegnano costantemente nelle più classiche mansioni domestiche in perfetto stile Cenerentola. Durante i rari attimi di libertà, Ash fugge nel bosco, dove incontra sia Kaisa, affascinante cacciatrice reale, sia Sidhean, spirito magico che regna sulla foresta. La protagonista sembra essere attratta, anche se in modo molto diverso, da entrambe le figure misteriose: Sidhean appare come una guida protettiva e magica in grado di portare Ash nel mondo fatato e liberarla dall’oppressione della matrigna; Kaisa, personaggio ben più reale, si relaziona invece ad Ash come una pari, conquistandola.

Il libro è stato pubblicizzato come una versione lesbica di Cenerentola per volontà della stessa autrice, che ha ammesso di non aver valutato l’ipotesi della bisessualità per ragioni soprattutto commerciali. Ash nasconde però diversi elementi che potrebbero legare il romanzo alla narrativa bisessuale e potrebbe quindi rivelarsi un ottimo strumento per avvicinare i più giovani al tema.

 

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