Sono Silvia, ho 41 anni e sono lesbica dichiarata ovunque, famiglia compresa.
Fino a circa 8 anni fa non avevo un’opinione ben precisa della bisessualità poiché non avevo mai avuto un confronto con una persona bisessuale.
Come molti omosessuali pensavo che le persone bisessuali fossero solo o confuse, o impaurite o curiose, a seconda di quello che poi sceglievano di diventare (gay o etero).
Sicuramente mi era stato detto da più fonti di non fidarmi assolutamente delle donne bisessuali, perché con loro non era possibile avere nessun tipo di relazione, visto che poi per comodità avrebbero sicuramente scelto di diventare etero.
Per fortuna però non ho mai basato le mie scelte sui consigli altrui e non mi sono mai piaciuti i giudizi, né tanto meno i pregiudizi.
Un giorno stupendo ho conosciuto Francesca e con lei ho imparato a capire che le idee che mi erano state passate erano completamente errate.
Lentamente ho imparato a conoscere la realtà della bisessualità grazie a Francesca e a togliere dalla mia lista un pregiudizio dietro l’altro.
La parte più difficile per me è stata la gestione della gelosia.
Non sono mai stata una persona gelosa, ma improvvisamente mi sono trovata a vivere una relazione con una persona attratta sia dagli uomini che dalle donne e per me è stata una piccola grande rivoluzione. Improvvisamente mi sono scoperta gelosa, anzi, gelosissima…dovevo competere con il 100% della popolazione, non solo con il 50%! Cavoli, più difficile di così!!!
Ora, dopo 8 anni di relazione monogama e con convivenza ho capito benissimo che:
1°: anche un bisessuale è monogamo se è innamorato, tanto quanto un gay o un etero. Se non è monogamo magari è perché non è innamorato. Tanto quanto un gay o un etero.
2°: se la nostra storia dovesse finire, non farebbe la differenza il sesso della persona che verrebbe dopo di me nella vita di Francesca.
3°: se lei mi dovesse lasciare per qualcun altr* la sofferenza sarebbe identica sia se l’altr* fosse un uomo che se fosse una donna, non cambierebbe assolutamente nulla…
4°: si può competere sia con un uomo che con una donna in tanti modi. Per esempio: nel primo caso, giocando sulle differenze tra i due sessi, nel secondo caso, giocando sulle differenze tra le persone.
Purtroppo ho visto tanta discriminazione nei confronti dei bisessuali, che come sempre, e come era anche in parte nel mio caso fino a poco tempo fa, è spesso data da un mix di paura e ignoranza (nel senso di non conoscenza).
E siccome stiamo parlando di un argomento che riguarda sia la sessualità che l’affettività con tutto ciò che ci gira intorno, spero di poter aiutare con la mia esperienza, partner di bisessuali (attuali o futuri) a vincere qualche paura in più.
Silvia
innanzitutto volevo farvi i complimenti per il blog: una scelta intelligente di condividere opinioni su un argomento tabu.
in secondo luogo volevo dirti che mi ha colpito molto quello che hai scritto. tempo fa avevo una relazione seria con una ragazza, ma purtroppo è finita proprio perchè non siamo riuscite a superare i pregiudizi verso la mia bisessualità. dico non siamo perchè penso che in una coppia si è in due e forse anche io avrei dovuto avere il coraggio di essere più me stessa.
io mi sono sempre sentita molto discriminata dal mondo gay e così mi sono sempre rifiutata di accettare anche la parte di me attratta dai ragazzi. vivo ancora con questo enorme rifiuto nei miei confronti e spero di riuscire un giorno ad accettarmi e a trovare qualcuno senza pregiudizi che a sua volta mi accetti.