Bproud risponde

Bproud risponde è una sezione dedicata alle vostre domande, ai vostri dubbi e alle vostre piccole grandi incertezze con una grande novità: aiutare, allo stesso tempo, tutti coloro che si trovano in una situazione simile e che grazie alla vostra esperienza potranno trovare le loro risposte.

Sin dalla sua nascita, Bproud ha sempre offerto un importante supporto alle persone bisessuali e pansessuali attraverso tutti i propri canali ma questa sezione vuole essere qualcosa di diverso: le risposte, anche in forma assolutamente anonima, saranno pubblicate sulla pagina così che la vostra esperienza possa aiutare tutti coloro che stanno vivendo una situazione simile. Una volta inviata, la domanda sarà pubblicata sulla pagina (i vostri dati personali non saranno visibili) e la nostra risposta arriverà il prima possibile.

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75 messaggi.
greenlights greenlights da aversa pubblicato il 18 Aprile 2023 alle 5:08 PM
Ciao Bproud! sono una ragazza di 15 anni, e sono più di 2 anni che mi pongo domande sul mio orientamento sessuale. Parto col dire di esser certa della mia attrazione sia romantica che sessuale verso i ragazzi, ma non proprio di quella romantica verso le ragazze. Ho sempre provato sensazioni diverse con le ragazze rispetto a quelle che provo con i ragazzi. E mi chiedo se sia una cosa normale, se ci si potesse innamorare delle ragazze in modo diverso da come mi innamoro dei ragazzi.
Ad esempio:
con i ragazzi è come se mi scoppiasse un fuoco nel petto, un certo calore, mentre con le ragazze è come se fosse tutto più "elettrizzante".
Quindi il mio quesito è:
è possibile che io mi innamori diversamente in base al genere? magari senza le cosiddette "farfalle nello stomaco" o questo genere di sensazioni?
Vi ringrazio in caso di risposta <3
Sara Risposta dell'amministratore di: Sara
Ciao, grazie per averci scritto ed esserti aperta con noi <3

Per rispondere alla tua domanda: sì, può succedere che ci si innamori in maniera diversa. L'innamoramento non è sempre uguale per tutt* e non accade nella stessa maniera e intensità. Quindi può capitare che si sperimentino emozioni e sensazioni diverse, in base alla persona, al genere di quella persona... in base anche a tante altre cose!

E questo non vuol dire che allora quello che provi per le ragazze valga meno! Vale ugualmente, è semplicemente diverso! ^^

Spero che questa risposta possa aiutarti un po' con le tue domande e se avessi altri dubbi, noi siamo sempre qui <3

Un abbraccio,
Sara
whiteclouds whiteclouds pubblicato il 4 Gennaio 2023 alle 11:27 PM
Ciao bproud!
sono una ragazza di 16 anni e da un paio di mesi sono in dubbio sulla possibilità di essere bi/pan o comunque che mi possano piacere anche le ragazze.
Sono molto confusa, ci sono momenti in cui mi sembra una tragedia greca da risolvere, ed altri dove penso non me ne debba proprio preoccupare.
In generale sono molto ma molto insicura, cosa tipica a quest'età sicuramente, ma questa mia insicurezza mi porta a pensare sia inutile pensare ancora a chi mi possa piacere, tanto non piacerò mai a nessuno. Ora non voglio fare la solita adolescente che fa la vittima, ma lo penso davvero, e sempre la mia testa, mi dice che finchè non starò bene con me stessa in generale, è inutile crearsi anche solo il dubbio.
Mi trovo abbastanza in difficoltà anche perchè io, forse perchè sono solo fatta così, non penso ancora ad esperienze sessuali e non ho neanche mai dato un bacio, quindi i dubbi che ho eventualmente su questo per una ragazza, ci sono anche per un ragazzo, e ci sarebbero stati lo stesso in una mia "vita" che fosse continuata da etero ecco. Spero di essermi spiegata. Quindi mi baserei più che altro su sensazioni, emozioni. Per i motivi dell'insicurezza detti sopra, però, mi pare alquanto impossibile.
Una mia amica che è diventata praticamente la mia migliore amica, l'anno scorso fece coming out (bi)
(e piano piano con tutto il nostro cerchio di amiche) , se io un giorno capissi di essere bi, probabilmente lo direi solo a questa mia amica, perchè in fondo mi fido (ma comunque sarei moolto a disagio), e mai mai mai alle altre, ma non perché non voglia, solo perchè odierei che qualcuno pensasse "a anche tu.." e per questo sarebbe "meno veritiero". Io in generale sono una persona abbastanza influenzabile, certo ora non dirò mi abbia contagiato, però capite..
So benissimo che non bisogna dire per forza, ma il fatto è che se non fosse per la la mia amica bi, lo direi apertamente. È un errore ovviamente, no? Oppure è una copertura, cioè la uso come scusa? Non lo so aiuto.
Un'altra cosa è che non riesco a parlarne. La prima volta l'ho detto a una mia amica, più che amica conoscente, completamente a caso, quando mi ha chiesto se mi piacesse ancora un ragazzo (che mi piaceva l'anno scorso). Lei è stata stra carina però insomma non volevo dirglielo.
Da un pò di giorni, con il cuore a mille l'ho detto a quell'amica stretta. Perchè mi sentivo il cuore completamente uscire dal petto? Cioè io non sono neanche sicura di quello che penso, però avevo quest'ansia senza senso e mi sentivo tremendamente ridicola, fare una "scenata" per questo mi sembra stupido.
Ora però io non riesco proprio più a parlarne, (ora ne parlerei solo con la mia amica, che inoltre potrebbe capirmi (?) essendo bi, (oppure no, perchè non lo sono e le farei domande sciocche che le farebbero pensare io sia una completa idiota- okey che sto scrivendo ahah). Comunque dicevo, non riesco ad aprirmi neanche con lei, secondo voi ha senso sfogarmi con lei ad esempio di alcune cose che ho scritto qui? cioè mi farebbe bene o sarebbe inutile lo stesso? Alla fine sono io a dover capire, che senso ha "fare la vittima", io non voglio far sentire l'altr× una sorta di mio psicologo. Forse perchè faccio fatica a fidarmi delle persone mi faccio tutti questi problemi?. Sicuramente il bisogno di parlarne c'è, altrimenti non avrei scritto neanche qui no?.
Inoltre mi sento anche un pò "strana",non avendo mai avuto dubbi prima di 2 mesi fa, è forse una realtà meno "reale", (scusate spero capiate che scrivo), di una persona che nel corso della vita ci ha già pensato?.
Okey con questa domanda finale che scusate mi rendo conto sia assurda ahaha, concludo. Innanzitutto grazie se avete letto questo saggio di una sedicenne. Ho scritto tutto molto di getto quindi scusate se (probabilmente) molte cose non hanno senso o se ho fatto troppe domande.
Non so se sia ancora attivo questo blog, spero di sì. grazie mille e scusate ancora
rosacurr_ Risposta dell'amministratore di: rosacurr_
Ciao Whiteclouds, grazie per aver condiviso la tua storia con noi. Siamo content* di poterti rispondere con qualche parere derivante dall'esperienza diretta e dallo studio e speriamo di esserti d'aiuto. Innanzitutto, ci terrei a dirti che è normale sentirsi confus*, non solo per via dell'età. A prescindere dall'orientamento sessuale in cui ti riconoscerai adesso e in futuro (ricorda che non deve necessariamente essere una scelta che dura per sempre, le persone mutano e capiscono cose di sé durante tutta la vita), infatti, porsi domande su orientamenti e identità non è solo normale ma, a mio parere, molto sano e maturo. Dimostra, infatti, che tu stia scegliendo di non dare per scontato la tua eterosessualità come la società ci insegna.

In secondo luogo, cerca di non sentire la mancanza di esperienza "pratica" come qualcosa che rende impossibile per te identificarti. Questa sensazione deriva da uno dei più grandi pregiudizi che colpiscono la popolazione LGBTQIA+. Il "se non hai provato non puoi sapere", infatti, viene usato costantemente per invalidare le nostre identità. Soprattutto le persone bisessuali e asessuali/aromantiche lottano riguardo a questo tema perchè limita la nostra possibilità di essere riconosciut*, validat*, inclus* negli spazi queer. L'attrazione è attrazione, al di là della pratica. Non avere fretta, non pensare di doverti assegnare un'etichetta "giusta" per sempre. Se dovessi identificarti come bisessuale e poi, col tempo, capire che non è l'orientamento in cui ti riconosci potrai sempre cambiare idea, considera che, come hai ripetuto molte volte, sei molto giovane. E intendo che "sei molto giovane" non per sminuire i tuoi pensieri, che sono validissimi e importantissimi, ma solo per ribadire che non devi scelte definitive a nessuno soprattutto in questa fase della tua vita. Anzi, rispetto a me e a molte altre persone che conosco ti stai interrogando molto presto e di questo dovresti essere orgogliosa.

In terzo luogo, la sensazione di essere giudicata "falsa" o di star "copiando" la tua amica è molto comprensibile. Inizio col ribadire, come hai detto, che non devi il tuo coming out a nessuno. Tuttavia, le persone bisessuali si trovano spesso nella posizione di sentirsi "false", "non abbastanza queer" eccetera. Questo si radica nell'idea che la bisessualità sia una moda, un modo di coprire l'essere gay o lesbica oppure un modo di rendersi "interessanti" quando in realtà si è etero. è comprensibile che tu tema di essere giudicata male o non capita, soprattutto perchè per capire certe sensazioni è anche importante sapere quanto derivano da pressioni e pregiudizi sociali, non solo personali. Vedi ad esempio il modo in cui vengono trattat* personaggi bisessuali (come Kit Connor di Heartstopper -https://luce.lanazione.it/spettacolo/kit-connor-heartstopper-coming-out/) che sono spesso res* invisibili o maltrattat* perchè si sostiene che "fingano" di essere qualcosa che non sono. Purtroppo, la bisessualità è ancora vista in modo molto problematico e, soprattutto, viene fatta poca informazione su di essa. Rispetto a questo mi sento di consigliarti di leggere gli articoli del nostro blog (ad esempio, https://www.bproud.it/wordpress/pregiudizi/) e i post della nostra pagina Instagram. Ti consiglio anche la pagina instagram @anything.that.moves e, se conosci l'inglese, @bisexuals_speak. Infine, non temere di "fare la vittima", stai solo cercando confronto tra l* tu* coetane*, cosa che può non essere facile ma non è assolutamente sbagliata. Ovviamente, se pensi che ti potrebbe fare bene parlare con un* professionista considera anche quella possibilità, tenendo conto di cercarne un* LGBTQIA+ friendly, magari consigliato da qualche pagina di attivismo per essere sicura di trovarti in un ambiente sano e d'aiuto.

Riassumendo: non sminuire le tue domande e le tue sensazioni, 16 o 50 anni ha poco valore, ogni pensiero è valido; non avere fretta, prenditi il tuo tempo e non sentirti costretta a definirti in alcun modo; può aiutarti conoscere e riconoscere che la comunità bisessuale subisce molti pregiudizi che possono essere anche causa di alcuni dubbi che ci hai esposto (anche se nessuno te li ha detti direttamente, vivere in società li fa apprendere diciamo "inconsciamente"); se senti il bisogno di una comunità con cui poterti confrontare non esitare a contattarci.

Buona fortuna con tutto!
Anonimo Anonimo pubblicato il 11 Aprile 2022 alle 9:33 AM
Buongiorno,
sono un ragazzo di 27 anni etero e sto con una ragazza di 22 da quasi 8 mesi.
Qualche sera fa la mia ragazza mi ha detto che da qualche tempo si è resa conto che non trova differenze tra ragazze e ragazzi a livello di attrazione sessuale, ma che a livello di relazione si considera etero.
Il fatto è che lei non ha mai provato nulla con una ragazza e dice di essere innamoratissima di me e che tra noi comunque le cose non cambiano perché ha occhi solo per me e che non andrebbe mai con nessun'altro.
Abbiamo parlato anche all'eventualità di avere un rapporto a tre con un'altra ragazza ma lei in primis mi ha detto di no poiché è gelosissima di me.

La mia paura, dovuta probabilmente dalla mia non grandissima conoscenza in questo campo,
è che quasi sicuramente un giorno senta il bisogno di provare (soprattutto visto il fatto che non ne ha mai avute) ad avere una relazione, anche solo sessuale, con una donna e che quindi possa o tradirmi o lasciarmi.

Vorrei che fosse chiaro che io l'accetto in ogni sua forma ma allo stesso tempo ho bisogno di capire e risolvere alcune mie paure dovute ad una cosa nuova anche per me.

Grazie mille per la vostra attenzione e disponibilità
Francesca Risposta dell'amministratore di: Francesca
Caro anonimo,
ci dispiace molto per la difficoltà che stai attraversando. Trovarsi nella tua posizione non è affatto facile: ami la tua ragazza, ma sei consapevole che una parte di lei potrebbe, in futuro, avere l'esigenza di esplorare il mondo delle relazioni same-sex. Il fatto che tu ci abbia contattatə per capire come puoi aiutarla ti fa onore. D'altra parte, comprendo il tuo smarrimento: è proprio perché la ami che provi questi sentimenti contrastanti in questo momento. In teoria ci dicono sempre che "se ami qualcunə devi lasciarlə liberə", ma tra il dire e il fare... ci sono di mezzo le nostre paure.
Nessuno può sapere cosa ti/vi riserva il futuro, né escludere che a un certo punto lei senta effettivamente l'esigenza di esplorare questa sua parte. Al momento, però, le uniche certezze sono che vi amate e che lei per ora questa esigenza non ce l'ha.
Forse la cosa migliore che potete fare è continuare a comunicare in modo sincero; coltivate il dialogo, mantenendo un atteggiamento aperto e rispettoso dei sentimenti di entrambi, anche quelli più "scomodi". La vostra relazione si consoliderà ancora di più e forse scoprirete qualcosa che non conoscevate di voi stessi. Detto ciò, ci sono molte coppie che decidono, a un certo punto, di aprire la relazione ad altre persone. Non è da tutti, perché richiede un livello di fiducia reciproca davvero molto profondo. Ma il risvolto positivo è che rappresenta un potenziale modo per non trovarvi di fronte alla scelta radicale "o reprimi il tuo bisogno di avere una relazione con una donna o dobbiamo lasciarci".
In ogni caso, rafforzare la comunicazione tra di voi è un ottimo punto di partenza, qualunque decisione prendiate in futuro.
Ti e vi auguro di continuare ad amarvi con rispetto e attenzione.
Se possiamo fare qualcos'altro per te, siamo sempre qui.

Un abbraccio,
Francesca
Anonimo Anonimo pubblicato il 21 Settembre 2021 alle 3:57 PM
Ciao Bproud!
Sono una ragazza di 23 anni, ho capito di essere bisessuale quando a 19 anni mi sono innamorata della mia migliore amica (etero). Da allora, si alternano periodi più o meno prolungati di attrazione verso uomini o donne.
La mia comfort zone mi porta a cercare uomini per rientrare nella normalità sociale e vivere una vita più "semplice" e sono molto attratta sessualmente dal genere maschile, ma in fondo penso che potrei raggiungere veramente la felicità di coppia con una donna, sento che mi completerebbe davvero.
Non ho mai avuto una relazione seria in vita mia, solo frequentazioni con ragazzi e proprio adesso ne sto frequentando uno da poco tempo. Il problema è che sento la necessità di chiudere questa storia per diversi motivi, uno di questi è che negli ultimi anni si è fatto sempre più importante il desiderio di avere esperienze con delle ragazze, con cui ho la sensazione di potermi legare maggiormente.
Detto ciò, ho due domande, che in realtà sono più riflessioni:
1. Ho paura che, qualora dovessi trovare la persona giusta per me, possa tornare comunque a desiderare l'altro sesso, ma allo stesso tempo non credo potrei gestire una relazione poliamorosa.
2. Dovrei provare comunque a far funzionare la relazione con questo ragazzo nonostante senta il bisogno di uscirne (probabilmente paura di interfacciarmi con una relazione seria), e reprimere l'esigenza di voler avere un'esperienza omosessuale? (Lui sa che sono bisessuale e lo accetta).
Scusate per il pippone, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno che capisce cosa si prova. Grazie in anticipo per la vostra risposta!
Francesca Risposta dell'amministratore di: Francesca
Cara anonima,
grazie per il tuo messaggio. Sollevi dei punti molto importanti che fanno parte del vissuto di molte persone bi, compreso il mio.
Il fatto che tu sia consapevole del tuo orientamento è già un ottimo punto di partenza; detto ciò, credo che sia comprensibile e umano che, sebbene ti sia chiaro chi sei, tu ti senta "in sospeso" perché non hai mai avuto una relazione o un'esperienza con una ragazza. In effetti solo vivere questo tipo di esperienza potrebbe farti capire se davvero l'idea che ti sei fatta, ovvero che una relazione con una ragazza ti farebbe sentire più completa, corrisponde a verità o meno. Tieni presente una cosa però: a prescindere dal genere, ogni persona e ogni relazione è diversa, quindi non è affatto detto che l'idea che tu hai abbia un riscontro nella realtà.
Detto ciò, veniamo ai tuoi dubbi:
1. il desiderio per le persone del genere non corrispondente a quello del/la partner è un punto molto delicato per diverse persone bi; tant*, come te, attraversano fasi in cui sono più attratt* dagli uomini e altre in cui prediligono le donne, e questo succede a prescindere dal fatto di essere o meno in una relazione in quel momento. Non voglio dirti che sia sempre facile, né che l'unica soluzione sia il poliamore, perché una cosa è il desiderio e l'altra è l'essere per natura portati a volere più relazioni contemporaneamente. Quello che, nella mia esperienza, aiuta a vivere più serenamente queste "fasi" è creare un rapporto aperto e sincero con il/la partner che hai, in cui puoi parlare di quello che senti senza temere giudizi (anzi, magari facendo in modo che questa condivisione accresca la complicità tra di voi). Se condividi ciò che senti e vieni accolta nel modo giusto, è assolutamente possibile vivere una relazione monogama in cui puoi stare bene.
2. per quanto riguarda la tua relazione attuale, solo tu puoi sapere se la scelta giusta è portarla avanti o chiuderla. Sei molto giovane e al momento hai un partner che sa chi sei in tutto e per tutto; se l'unico ostacolo che senti è l'esigenza di avere un'esperienza con una ragazza, puoi provare a parlarne con lui e vedere cosa succede. Sicuramente è un rischio, ma se l'alternativa è che tu ti senta infelice e frustrata o costretta a chiudere la relazione, potreste decidere insieme il da farsi e capire cosa è meglio per entrambi. Magari anche lui è disposto a correre questo rischio perché ha a cuore la tua felicità... se invece pur tenendo molto a te non se la sente di affrontare questa prospettiva (e sarebbe sicuramente una posizione legittima, da rispettare), starà a te valutare che strada percorrere.
In ogni caso ti faccio un in bocca al lupo grandissimo e spero che troverai la soluzione migliore per te in questo momento delicato.
Se ti va, raccontaci come evolvono le cose! Noi siamo sempre qui.
Un abbraccio,
Francesca
Anonimo Anonimo pubblicato il 23 Luglio 2021 alle 11:09 AM
Ciao bproud
mi sono imbattuta in questo sito
cercando una risposta risolutiva
alla mia incertezza riguarda la mia sessualità, ma so bene che la questione è molto complessa e
richiederà molto tempo e pazienza.
Mi sono sempre ritenuta eterosessuale e fino a qualche mese fa non mai avuto motivi per dubitare di ciò. Non ho avuto molta esperienza con persone del sesso opposto ma ho sempre pensato che fosse a causa della mio carattere riservato e selettivo. Il primo episodio che mi ha fatto dubitare della mia eterosessualità è
avvenuto qualche mese fa. Una sera sono rimasta colpita dalla sensualità di una attrice vista in un film e ne sono rimasta abbastanza sconvolta.
Ho provato ammirazione per l'aspetto estetico di attrici, amiche o gente per strada ma tutto finiva lì; ultimamente invece mi capita di guardare le ragazze per strada e di sentirmene attratta fisicamente.
Mi sono anche accorta che noto in modo diverso tutte le mie amiche e le ragazze che conosco come se dovessi rivalutarle nuovamente sotto un'aspetto sessuale.
Inoltre mi è capitato già qualche volta di infatuarmi di ragazze che appena conosco e non riesco a fare altro che pensare a loro senza risovermi e prendere l'iniziativa.
Ho notato inoltre che ultimamente
le ragazze mi notano ( anche quelle non palesemente gay) e non so se è perché ho un atteggiamento diverso o perché ci faccio più attenzione.
Ora mi sento in momento di massima confusione perché non riesco a capire come mai la mia presunta bisessualità si sia manifestata solo ora e se ci sia sempre stata e l'abbia sempre repressa.
Dico presunta perché ancora non mi sento pronta a definirmi e non so se
in futuro vorrò adottare definizioni.
Anche se è da poco che provo queste sensazioni per le ragazze ho già capito che il mio interesse per i due generi è molto differente.
I ragazzi mi attragono fisicamente e anche intellettualmente, per quanto riguarda le ragazze invece la questione è un po' differente, è una cosa più fisica e mi risulta anche più naturale cercare il contatto fisico con loro.
La migliore amica è lesbica, ha fatto coming out da un po' di tempo ma lo sa più o meno da sempre. Con lei ho parlato mille volte della questione sessualità ma allora mi ritenevo etero. Non conosco persone dichiaratamente bisessuali e avrei bisogno di confrontarmi con qualcuno che mi possa capire.
La mia confusione attuale è una parte del normale processo di accettazione? Oppure è cosi che ci sente sempre ? È giusto che senta il bisogno di definirmi anche se è da pochissimo che ho scoperto questa
mia inclinazione ? Dovrei aspettare di avere delle relazioni con entrambi i sessi per capire cosa sono oppure è una cosa che devo sentire dentro ?
È normale che provi e voglia cose differenti dai due generi ?
Francesca Risposta dell'amministratore di: Francesca
Cara anonima,
prima di tutto, permettimi di rassicurarti: quella che stai passando è una fase del tutto normale.
Per alcune persone è più difficile rendersi conto di essere attratte da più generi, proprio perché non possono ragionare "per difetto" come le persone omosessuali ("non sono attratt* dal genere opposto, ERGO sono omosessuale"). Spesso ci si rende conto più avanti nella vita di non essere monosessuali, magari quando ci si ritrova innamorat* o infatuat* di una persona specifica. A me è successo a 26 anni, ma può succedere a qualsiasi età.
Non c'è un copione prestabilito, né una sola forma di bisessualità (o pansessualità, dato che usiamo questo termine in modo inclusivo). Si dice che ci siano tanti modi di essere bisessuali quante sono le persone bi al mondo.
È possibilissimo che tu provi un tipo di interesse diverso in base al genere; alcun* hanno una preferenza molto netta per un dato genere perché provano un maggiore coinvolgimento emotivo, mentre per altri generi l'attrazione è puramente fisica.
Spesso, poi, il tipo e l'intensità dell'attrazione variano e fluttuano nell'arco della vita, anche se è molto raro che, una volta preso consapevolezza dell'interesse per più generi, questo svanisca del tutto per un genere specifico.
Insomma, sicuramente non è un percorso facile, né breve o lineare.
E anche se quello che vorresti in questo momento è una risposta chiara e definitiva, in realtà il modo più sereno per affrontare questo passaggio è proprio sospendere ogni giudizio, fermarsi, ascoltare e ascoltarsi.
La cosa positiva è che ci sono tantissime persone come te che stanno compiendo un percorso simile al tuo e provando le stesse sensazioni. Puoi leggere le storie di alcun* di loro nella sezione "B your story".
Ti auguro di vivere questa fase con maggiore serenità, cercando di volerti bene il più possibile e di accogliere qualsiasi evoluzione con la mente e il cuore aperti.
Noi siamo sempre qui, se vuoi.
Un abbraccio,
Francesca
Anonimo Anonimo pubblicato il 20 Luglio 2021 alle 10:06 AM
Buongiorno,
Chiedo scusa per l’anonimato ma ho un po’ la paranoia che qualcuno possa mai riconoscere la mia situazione 🙁
Sono contento di aver trovato un posto come questo. Mi trovo in un periodo di grande confusione, ho 24 anni e ne ho impiegati tantissimi ad accettare di essere bisex, e questa cosa mi ha sempre impedito di avere storie serie con le ragazze, ho sempre avuto paura di starle prendendo in giro perché sapevo che c’era altro. Recentemente ho fatto un grande passo, ho trovato finalmente un ragazzo per cui mi sono sentito disposto a mettermi in gioco, con cui posso scoprire cosa sono senza sentirmi in imbarazzo, perché anche lui è bisex ma sebbene sia anche io il primo ragazzo per lui, ha avuto storie con ragazze soddisfacenti. Lui è una persona d’oro e ci tengo tantissimo a lui, lo stimo tanto e su tante cose vorrei essere come lui. Sento però un grande disagio interiore forse dovuto alla mia insicurezza... ho la sensazione di essere di intralcio alla sua vita, che se non mi avesse incontrato, potrebbe avere una vita felice con una donna senza mettere a repentaglio i legami familiari e tutto il resto. Per quanto bella la relazione, non posso offrirgli le stesse prospettive di una ragazza e tenere una persona così tanto speciale solo per me, mi sembra un atto tanto egoistico... mi sembra di essere in una relazione sbagliata... mi sento stupido perché non riesco a essere felice fino in fondo ne da una ne dall’altra parte. Sono i miei primi passi nella mia vita da bisex e ho paura a uscire allo scoperto perché ho paura che al primo spiraglio di incertezza tutti mi attacchino facendomi venire dubbi su tutto, specialmente la famiglia. Avrei tanto bisogno di sapere se è così che va per le persone così, se deve essere sempre una vita di dubbi e inadeguatezza... grazie per l’attenzione!!
Francesca Risposta dell'amministratore di: Francesca
Caro anonimo,
innanzitutto ci fa piacere che tu abbia trovato un po' di sollievo in noi; dalle tue parole si percepisce molto chiaramente il tuo smarrimento ed è bello sapere di aiutarti almeno un po' con il nostro lavoro.
Accettare di essere non monosessuale è un processo lungo e non lineare; a volte siamo convint* di avere concluso il nostro percorso, ma prima o poi capita sempre un episodio, una situazione che ci fa vacillare di nuovo. Sì, anche dopo tanti anni 🙂
Quindi sì, non è per niente facile, ma ciò non vuol dire che siamo condannati a una vita di perenne dubbio, incertezza e infelicità.
Da ciò che racconti sembra quasi che il problema non sia tanto la tua bisessualità, quanto il fatto che in qualche modo non ti senti "degno" di stare in una relazione di coppia monogama, che sia con una donna o con il ragazzo di cui parli. Questo può essere legato al modo in cui percepisci il tuo orientamento, ma non necessariamente.
Le persone che compongono una coppia sono due; ognuna sceglie l'altr* per le sue caratteristiche uniche, non certo in base all'orientamento. Se questo ragazzo vuole stare con te è perché evidentemente gli piaci in quanto persona, prova dei sentimenti per te e magari vorrebbe costruire qualcosa insieme a te. Può essere incredibilmente difficile accettare l'amore di qualcuno a cui teniamo se, sotto sotto, non vogliamo bene a noi stessi.
Nelle relazioni esclusive c'è sempre una rinuncia; ci saranno sempre persone più interessanti, attraenti, di successo nel mondo a cui rinunciamo per stare con la persona che scegliamo. E la scelta sta unicamente all'altr*, non possiamo farla noi al posto suo.
Se il ragazzo che ami ti ama e ti sceglie a sua volta, davvero ha senso che tu glielo impedisca perché temi che il tuo orientamento possa essere un problema? Perché non provi a parlarne con lui e a sentire cosa ne pensa?
Ti mandiamo un grande abbraccio; speriamo davvero che la tua situazione si risolva per il meglio!
A presto,
Francesca
ginevra ginevra da roma pubblicato il 4 Giugno 2021 alle 2:25 PM
ciao Bptoud!
ho scoperto il vostro sito a caso mentre stavo cercando una risposta alla mia domanda. una domanda sul mio orientamento sessuale. cercherò di essere più diretta possibile. allora ho la netta impressione di essere bisessuale e nella mia vita sono stata attratta solo dai maschi ma ultimamente avverto una certa attenzione verso le ragazze, le notò per strada, le guardo e ho dei pensieri solo su quelle palesemente lesbiche. ultimamente mi sta capitando anche di stare a contatto con una mia amica in particolare e provare attrazione fisica mai provata prima. in questo periodo che sto pensando all’argomento mi viene in mente che da piccola mi piaceva una della mia scuola e da ancora più piccola, ricordando che guardavo mio cugino giocare a gta, mi capitavano davanti donne (tutte in bikini praticamente hahah), le guardavo con attenzione e mi incuriosivano. questi sono solo piccoli episodi che però adesso interpreto some segnali. adesso mi trovo ad avere una sola esperienza sessuale con una ragazza, successa però in un contesto con un uomo, quindi non so come è realmente il sesso e vorrei tanto fare un esperienza da sola con una donna. non so se dichiararmi bi a questo punto oppure aspettare un’esperienza sola. sono confusa e ho voglia di dichiararmi, tra l altro adesso mi sembra anche il momento perfetto visto che è il gay month, però al tempo stesso non so o forse magari mi devo solo buttare. so che voglio tanto dichiarami, oltre tutto perché tra poco è estate ma non sono sicura se è presto forse..
Francesco Risposta dell'amministratore di: Francesco
Ciao Ginevra,

Innanzitutto, grazie per averci scritto.
Quello che tu descrivi, la tua confusione mista alla tua voglia di buttarti, il tuo desiderio di provare un’esperienza con una persona del tuo stesso sesso, sono sensazioni ed emozioni che molti di noi hanno provato quando abbiamo cominciato a porci domande sulla nostra sessualità. Anch’io ricordo, mentre provavo a rispondere a quelle tue stesse domande, di aver cercato e trovato tracce nella mia infanzia e adolescenza, quei piccoli episodi a cui tu fai riferimento: solo anni dopo sarei riuscito a vedere quegli episodi come pezzi del puzzle.
Ma il fatto che tu senta il bisogno di dichiararti mi fa pensare che tu stia bene con questo tuo lato, che non hai nessun problema ad accettare la tua sessualità. E credimi questa è già una cosa bellissima e non scontata.
Il consiglio che mi sento di darti e’ questo: asseconda quel tuo desiderio di fare un’esperienza con una donna. Vivi quell’esperienza con gioia e leggerezza e magari condividendo con quella persona il fatto che per te e’ la prima volta (a me questo aiutò molto, mi fece sentire a mio agio in una situazione per me completamente nuova).

Riguardo il tuo "coming out" non c'è un momento giusto o sbagliato per farlo. A dirla tutta non è neanche necessario farlo se non ne senti la necessità, così come non è necessario farlo con tutte le persone della tua vita ma solo con chi senti di poterlo fare. Ma da quello che ci scrivi, tu ti senti pronta e non è necessario aspettare di avere esperienze con persone di entrambi i generi per sentirti bisessuale o in qualsiasi altro modo tu senta di essere. Le persone eterosessuali devono aspettare di avere rapporti o relazioni con persone dell'altro genere per sapere di essere etero? Se lo sai lo sai. Pensaci un pochino e poi se sei convinta buttati. Buttati prima con le persone che ti vogliono bene, con quelle con cui ti senti sicura e poi il resto verrà da sé.

Facci sapere com'è andata. Un abbraccio
Elisabetta Elisabetta da Matera pubblicato il 17 Maggio 2021 alle 12:54 AM
Ciao Bproud!
Sono bisessuale praticamente da sempre, ma per motivi culturali ed educativi ho sempre fatto sesso solo con uomini "castrando" il mio interesse nei confronti delle donne. Questo però mi ha portato ad arrivare a 40 anni senza riuscire più ad avere una relazione: degli uomini ormai ho visto tutto, nulla più mi attrae di loro al momento; continuo ad innamorarmi periodicamente di donne etero senza mai avere il coraggio di dichiararmi e soffro come un cane. Quindi resto sola. Ho provato a confrontarmi con delle lesbiche ma mi sento dire che il mio non è vero interesse, che sono solo una etero confusa che vuol sperimentare e che alla prima occasione potrei tradirle con un uomo. Io mi sento sola, storta e sbagliata. Vorrei solo essere amata e invece mi sento un bluff. Devo davvero ridurmi ad ad andare in terapia per questo? Io non ci vedo niente di male ad essere attratta da uomini e da donne. Mi sento stupida e fuori posto. Devo proprio rinunciare ad essere felice? Grazie per aver ospitato il mio sfogo in questo spazio.
Silvia Risposta dell'amministratore di: Silvia
Cara Elisabetta,
come primissima cosa volevo dirti che mi dispiace davvero molto che all'interno del mondo lesbico tu non abbia trovato il riscontro e l'attenzione di cui tuttə noi abbiamo bisogno. Spesso con Bproud parliamo di questo isolamento a cui la stessa comunità LGBTQIA+ a volte condanna le persone non monosessuali con forme di vera e propria bifobia come quella che purtroppo hai subito tu.
Per fortuna però le cose stanno lentamente cambiando e molte lesbiche giovani (e te lo dico da lesbica) hanno finalmente capito che l'orientamento sessuale è una sfera in cui le sfumature sono tutte valide.
Purtroppo però molte lesbiche della nostra generazione (io ho 44 anni) sono ancora fortemente convinte del binarismo dell'orientamento, quindi o sei etero o sei omosessuale, il resto non esiste.
La loro è una vera forma di bifobia, legata spesso ad una paura di soffrire che però non tiene in considerazione le emozioni degli altrə.
Sei solo tu che ti puoi definire e sei solo tu che puoi scegliere se lo vuoi fare o meno. La tua definizione o non definizione è valida tanto quella di chiunque altrə. Cerca di ricordarti sempre che non sei sola, ci sono milioni di persone in giro per il mondo che provano le stesse cose che provi tu.
Non ti fare abbattere e soprattutto non pensare di essere sbagliatə o storta, perché le uniche che sbagliano sono le persone che ti buttano addosso queste forme vere e proprie di violenza, prendendosi il diritto di dire loro chi sei tu e quali sono i tuoi sentimenti.
Ma la verità è che sei solo tu che sai quello che provi, non loro.
Mi rendo conto che non è facile, ma prova a cambiare persone, a frequentare gruppi più giovani...ti assicuro per esperienza personale che i giovani sapranno apprezzarti per quellə che sei e valorizzare le tue personali esperienze, emozioni e sensazioni in modi completamente diversi.
Sono convinta che la nostra generazione sia purtroppo troppo attaccata ai suoi stereotipi, ma i giovani stanno lottando tantissimo per distruggerli tutti; per loro sei sempre validə per come sei!
Che poi dovrebbe essere il leitmotiv di tutta la comunità LGTBQIA+, ma purtroppo la comunità è fatta di persone e tutte le persone possono sbagliare o avere preconcetti distorti.
Le persone non scelgono di chi innamorarsi, succede e basta. Se ti innamori di donne etero non ci puoi fare nulla...ti auguro di incontrare presto la/le persona/e che ricambierà/anno il tuo amore, perché ne hai il diritto come chiunque altrə, a prescindere dal genere di questa persona.
Ti do un consiglio: sii te stessa, sii libera e non ti far condizionare la vita da persone con la mentalità così ristretta, non ne vale la pena!
Un abbraccio, noi di Bproud siamo con te!
Silvia
Anonima Anonima pubblicato il 4 Maggio 2021 alle 11:47 AM
Ciao Bproud! Scusa se rimarrò anonima ma preferisco così.
Proverò ad essere sintetica.
Vi ho trovati girovagando su internet.
Sono fidanzata con il mio ragazzo da quasi 6 anni e due anni fa lui ha fatto con me Coming Out come bisessuale. Lo conosco da oramai 9 anni, in quanto eravamo migliori amici, ma si è aperto riguardo a ciò solamente dopo 4 anni della nostra relazione.
All’inizio è stato un po’ difficile, lo ammetto, non tanto per la questione in se, perché sa che io sono aperta di mente e sostengo la comunità LGBT+. Più che altro ci ero rimasta male per il fatto che non me lo avesse detto prima nonostante il nostro rapporto molto stretto e confidenziale, ma anche lì con il tempo e parlandone è uscito fuori che aveva paura di come potevo reagire, perché un conto è sapere di essere sostenitrice della comunità e un altro conto è sapere di stare con un ragazzo che ne fa parte, non so se mi spiego. Questa era la sua paura e l’ho capita e l’ho tranquillizzato.
La nostra relazione va a gonfie vele sotto ogni aspetto, è davvero eccezionale come persona, come lo è poi sempre stato.
Scrivo perché so che capita sporadicamente che lui guardi i p*rno e fin qui niente di male. Anche se lui afferma di non guardare più una categoria rispetto ad una altra, le poche volte che parlavamo di ciò è sempre venuto fuori che fossero video tra due uomini.
E dirai: è normale, è Bisessuale, lo sai anche tu. Ed è vero! Più che altro vorrei capire perché mi capita di provare un po’ di gelosia a riguardo. Purtroppo so, come lui sa, che mi faccio spesso condizionare dal mondo esterno e dai vari stereotipi o situazioni che vivono altre persone spesso tralasciando di dover far riferimento solamente a noi, a lui e a ciò che dice.
Però non nego che quando so che capita che guarda quella tipologia di video mi sorge il pensiero che magari abbia una voglia interiore di provare una esperienza simile o qualcosa del genere, anche se lui nega dicendo che è solo attrazione sessuale, che vuole stare con me, ama me e non ha bisogno nè ha voglia di avere rapporti con altre persone.
Non so se sono stata chiara. Capisco che è più una questione mia, lui non mi da modo di essere gelosa o altro, non dovrei nemmeno stare qui a scrivere ma vorrei un consiglio su come prendere ciò e non creare castelli di paranoie sopra.
Ci tengo a precisare che spero davvero di non passare come Bifobica o altro, perché so di non esserlo come lo sa lui e anzi so che è molto fiero di stare con me che lo accetto così come è. (anche se non c’è niente da accettare, io lo amo a prescindere da ciò!!!)
Un abbraccio e grazie,
Anonima
Silvia Risposta dell'amministratore di: Silvia
Buongiorno Anonima,
sono Silvia, ti rispondo io perché sono l'unica del gruppo con un orientamento sessuale diverso dal mondo bi+ e che fa parte di Bproud perché ha una relazione con una persona bi.
Capisco molto bene le tue paure perché purtroppo è sempre complicato per una persona monosessuale capire fino in fondo una persona bi+.
Questo perché, come succede per qualsiasi altra situazione di vita, se non si ha esperienza diretta di qualcosa è davvero difficile comprenderla fino in fondo.
In più, anche se siamo persone non bifobiche, siamo circondatə da stereotipi nei confronti della bisessualità che ovviamente non aiutano nel costruire la serenità e la fiducia necessarie per sentirsi tranquillə nelle relazioni con persone con un orientamento diverso dal nostro.
Inoltre le relazioni d'amore di qualsiasi tipo hanno sempre un certo grado di timore di essere feritə, quindi mettendo insieme tutte queste motivazioni è più che comprensibile che tu abbia dei momenti di gelosia, cosa che se ci pensi caratterizza praticamente tutte le coppie.
Hai individuato un settore che ti spaventa particolarmente, ma tieni conto che la tipologia di video pornografici scelta da una persona non ha una linea diretta con l'orientamento sessuale o con una sorta di "mancanza" legata alla sessualità reale.
Ci sono donne lesbiche che guardano video pornografici di uomini gay, pur non avendo attrazione per gli uomini e avendo un'identità di genere cisgender. Così come ci sono uomini gay che guardano video di donne lesbiche, o uomini etero che guardano uomini gay.
Sono fantasie sessuali che spesso si legano a fattori diversi dai semplici genitali, quindi io non mi preoccuperei per questo motivo.
La cosa più importante è che stiate bene insieme e che lui voglia stare con te.
Il resto è un accessorio che viene aggiunto per paura di perdere una persona che si ama e di essere feritə.
Ma non tutti gli accessori ci fanno apparire più bellə e sicuriə e per sentirsi bene spesso basta togliere l'accessorio sbagliato e vedere solo la bellezza che fa parte della nostra vita senza di essi.
Ti abbraccio e sono qui.
Silvia
Daniela Daniela pubblicato il 7 Aprile 2021 alle 1:21 PM
Buongiorno, chiedo a qualcuno esperto ,come si è accorto d aver cambiato il proprio orientamento sessuale o la propria identità d genere? Da cosa,quali fatti pensieri..sentimenti, ecc se ne è accorto? Grazie . Dany
Luka Risposta dell'amministratore di: Luka
Ciao Daniela,
perdona il ritardo nella risposta ma il tuo quesito non è di facile "soluzione" e ci siamo pres* un po' di tempo per capire come approcciarci. Dunque io ti posso parlare della mia singola esperienza. Non sono un'esperta e non è detto che la mia esperienza sia uguale a quella di altr*, ma spero di poterti comunque passare delle informazioni utili.
Io non sono più giovanissima, 43 anni a breve quindi vuol dire che sono cresciuta in un periodo in cui di orientamento e identità praticamente non si parlava. Come ho capito di essere bisessuale? Quando ho cominciato ad acquisire gli strumenti per spiegare a me stessa e agli altri quello che provavo. Sono attratta dalle donne da sempre e tornando indietro con la memoria posso raccontare numerosi aneddoti che, con il senno di poi, ho decodificato e capito, ma solo intorno ai 20 anni ho incontrato persone che mi hanno parlato di bisessualità e fatto capire che ciò che provavo, cioè attrazione per le persone al di là del loro genere, non solo esisteva e non ero sola, ma era anche legittimo. Chissà forse se fossi cresciuta in questi anni l'avrei capito molto prima. Il percorso con l'identità di genere è stato diverso ma anche simile. Ho sempre provato un grande disagio nell'essere definita "donna", ma non perché non mi sentissi a mio agio con il mio corpo, non ho disforia di genere, ma perché le aspettative che la società aveva su di me in quanto donna non mi appartenevano. E non era solo una questione di vestiti, di trucco, di ruoli. Quando vedo una donna, magari molto femminile, io non sento di appartenere al suo stesso genere. Chissà magari ognuno di noi ha un genere a sé! Tutte queste sensazioni di disagio hanno fatto corto circuito nella mia testa per molto tempo, ma solo ultimamente, con l'attivismo, con le letture sugli studi di genere e con il confronto con altre persone ho capito di essere una persona agender e mi trovo bene con questa etichetta. Mi guardo la mattina allo specchio e mi sento me stessa. Per rispondere alla tua domanda, non c'è un momento preciso per scoprire di essere in un modo o in un altro, ma nel momento in cui ci sentiamo a disagio con quello che ci viene imposto, raccontato, presentato come unico modello possibile, è sicuramente il momento giusto per fare una riflessione con noi stess* e capire chi siamo. Spero di esserti stata utile. A presto!