Bproud risponde è una sezione dedicata alle vostre domande, ai vostri dubbi e alle vostre piccole grandi incertezze con una grande novità: aiutare, allo stesso tempo, tutti coloro che si trovano in una situazione simile e che grazie alla vostra esperienza potranno trovare le loro risposte.
Sin dalla sua nascita, Bproud ha sempre offerto un importante supporto alle persone bisessuali e pansessuali attraverso tutti i propri canali ma questa sezione vuole essere qualcosa di diverso: le risposte, anche in forma assolutamente anonima, saranno pubblicate sulla pagina così che la vostra esperienza possa aiutare tutti coloro che stanno vivendo una situazione simile. Una volta inviata, la domanda sarà pubblicata sulla pagina (i vostri dati personali non saranno visibili) e la nostra risposta arriverà il prima possibile.
Un gruppo di supporto rigidamente moderato sempre nel rispetto della privacy di ognuno di voi.
Aspettiamo le vostre domande 🙂
Ad esempio:
con i ragazzi è come se mi scoppiasse un fuoco nel petto, un certo calore, mentre con le ragazze è come se fosse tutto più "elettrizzante".
Quindi il mio quesito è:
è possibile che io mi innamori diversamente in base al genere? magari senza le cosiddette "farfalle nello stomaco" o questo genere di sensazioni?
Vi ringrazio in caso di risposta <3
sono una ragazza di 16 anni e da un paio di mesi sono in dubbio sulla possibilità di essere bi/pan o comunque che mi possano piacere anche le ragazze.
Sono molto confusa, ci sono momenti in cui mi sembra una tragedia greca da risolvere, ed altri dove penso non me ne debba proprio preoccupare.
In generale sono molto ma molto insicura, cosa tipica a quest'età sicuramente, ma questa mia insicurezza mi porta a pensare sia inutile pensare ancora a chi mi possa piacere, tanto non piacerò mai a nessuno. Ora non voglio fare la solita adolescente che fa la vittima, ma lo penso davvero, e sempre la mia testa, mi dice che finchè non starò bene con me stessa in generale, è inutile crearsi anche solo il dubbio.
Mi trovo abbastanza in difficoltà anche perchè io, forse perchè sono solo fatta così, non penso ancora ad esperienze sessuali e non ho neanche mai dato un bacio, quindi i dubbi che ho eventualmente su questo per una ragazza, ci sono anche per un ragazzo, e ci sarebbero stati lo stesso in una mia "vita" che fosse continuata da etero ecco. Spero di essermi spiegata. Quindi mi baserei più che altro su sensazioni, emozioni. Per i motivi dell'insicurezza detti sopra, però, mi pare alquanto impossibile.
Una mia amica che è diventata praticamente la mia migliore amica, l'anno scorso fece coming out (bi)
(e piano piano con tutto il nostro cerchio di amiche) , se io un giorno capissi di essere bi, probabilmente lo direi solo a questa mia amica, perchè in fondo mi fido (ma comunque sarei moolto a disagio), e mai mai mai alle altre, ma non perché non voglia, solo perchè odierei che qualcuno pensasse "a anche tu.." e per questo sarebbe "meno veritiero". Io in generale sono una persona abbastanza influenzabile, certo ora non dirò mi abbia contagiato, però capite..
So benissimo che non bisogna dire per forza, ma il fatto è che se non fosse per la la mia amica bi, lo direi apertamente. È un errore ovviamente, no? Oppure è una copertura, cioè la uso come scusa? Non lo so aiuto.
Un'altra cosa è che non riesco a parlarne. La prima volta l'ho detto a una mia amica, più che amica conoscente, completamente a caso, quando mi ha chiesto se mi piacesse ancora un ragazzo (che mi piaceva l'anno scorso). Lei è stata stra carina però insomma non volevo dirglielo.
Da un pò di giorni, con il cuore a mille l'ho detto a quell'amica stretta. Perchè mi sentivo il cuore completamente uscire dal petto? Cioè io non sono neanche sicura di quello che penso, però avevo quest'ansia senza senso e mi sentivo tremendamente ridicola, fare una "scenata" per questo mi sembra stupido.
Ora però io non riesco proprio più a parlarne, (ora ne parlerei solo con la mia amica, che inoltre potrebbe capirmi (?) essendo bi, (oppure no, perchè non lo sono e le farei domande sciocche che le farebbero pensare io sia una completa idiota- okey che sto scrivendo ahah). Comunque dicevo, non riesco ad aprirmi neanche con lei, secondo voi ha senso sfogarmi con lei ad esempio di alcune cose che ho scritto qui? cioè mi farebbe bene o sarebbe inutile lo stesso? Alla fine sono io a dover capire, che senso ha "fare la vittima", io non voglio far sentire l'altr× una sorta di mio psicologo. Forse perchè faccio fatica a fidarmi delle persone mi faccio tutti questi problemi?. Sicuramente il bisogno di parlarne c'è, altrimenti non avrei scritto neanche qui no?.
Inoltre mi sento anche un pò "strana",non avendo mai avuto dubbi prima di 2 mesi fa, è forse una realtà meno "reale", (scusate spero capiate che scrivo), di una persona che nel corso della vita ci ha già pensato?.
Okey con questa domanda finale che scusate mi rendo conto sia assurda ahaha, concludo. Innanzitutto grazie se avete letto questo saggio di una sedicenne. Ho scritto tutto molto di getto quindi scusate se (probabilmente) molte cose non hanno senso o se ho fatto troppe domande.
Non so se sia ancora attivo questo blog, spero di sì. grazie mille e scusate ancora
sono un ragazzo di 27 anni etero e sto con una ragazza di 22 da quasi 8 mesi.
Qualche sera fa la mia ragazza mi ha detto che da qualche tempo si è resa conto che non trova differenze tra ragazze e ragazzi a livello di attrazione sessuale, ma che a livello di relazione si considera etero.
Il fatto è che lei non ha mai provato nulla con una ragazza e dice di essere innamoratissima di me e che tra noi comunque le cose non cambiano perché ha occhi solo per me e che non andrebbe mai con nessun'altro.
Abbiamo parlato anche all'eventualità di avere un rapporto a tre con un'altra ragazza ma lei in primis mi ha detto di no poiché è gelosissima di me.
La mia paura, dovuta probabilmente dalla mia non grandissima conoscenza in questo campo,
è che quasi sicuramente un giorno senta il bisogno di provare (soprattutto visto il fatto che non ne ha mai avute) ad avere una relazione, anche solo sessuale, con una donna e che quindi possa o tradirmi o lasciarmi.
Vorrei che fosse chiaro che io l'accetto in ogni sua forma ma allo stesso tempo ho bisogno di capire e risolvere alcune mie paure dovute ad una cosa nuova anche per me.
Grazie mille per la vostra attenzione e disponibilità
Sono una ragazza di 23 anni, ho capito di essere bisessuale quando a 19 anni mi sono innamorata della mia migliore amica (etero). Da allora, si alternano periodi più o meno prolungati di attrazione verso uomini o donne.
La mia comfort zone mi porta a cercare uomini per rientrare nella normalità sociale e vivere una vita più "semplice" e sono molto attratta sessualmente dal genere maschile, ma in fondo penso che potrei raggiungere veramente la felicità di coppia con una donna, sento che mi completerebbe davvero.
Non ho mai avuto una relazione seria in vita mia, solo frequentazioni con ragazzi e proprio adesso ne sto frequentando uno da poco tempo. Il problema è che sento la necessità di chiudere questa storia per diversi motivi, uno di questi è che negli ultimi anni si è fatto sempre più importante il desiderio di avere esperienze con delle ragazze, con cui ho la sensazione di potermi legare maggiormente.
Detto ciò, ho due domande, che in realtà sono più riflessioni:
1. Ho paura che, qualora dovessi trovare la persona giusta per me, possa tornare comunque a desiderare l'altro sesso, ma allo stesso tempo non credo potrei gestire una relazione poliamorosa.
2. Dovrei provare comunque a far funzionare la relazione con questo ragazzo nonostante senta il bisogno di uscirne (probabilmente paura di interfacciarmi con una relazione seria), e reprimere l'esigenza di voler avere un'esperienza omosessuale? (Lui sa che sono bisessuale e lo accetta).
Scusate per il pippone, avevo bisogno di sfogarmi con qualcuno che capisce cosa si prova. Grazie in anticipo per la vostra risposta!
mi sono imbattuta in questo sito
cercando una risposta risolutiva
alla mia incertezza riguarda la mia sessualità, ma so bene che la questione è molto complessa e
richiederà molto tempo e pazienza.
Mi sono sempre ritenuta eterosessuale e fino a qualche mese fa non mai avuto motivi per dubitare di ciò. Non ho avuto molta esperienza con persone del sesso opposto ma ho sempre pensato che fosse a causa della mio carattere riservato e selettivo. Il primo episodio che mi ha fatto dubitare della mia eterosessualità è
avvenuto qualche mese fa. Una sera sono rimasta colpita dalla sensualità di una attrice vista in un film e ne sono rimasta abbastanza sconvolta.
Ho provato ammirazione per l'aspetto estetico di attrici, amiche o gente per strada ma tutto finiva lì; ultimamente invece mi capita di guardare le ragazze per strada e di sentirmene attratta fisicamente.
Mi sono anche accorta che noto in modo diverso tutte le mie amiche e le ragazze che conosco come se dovessi rivalutarle nuovamente sotto un'aspetto sessuale.
Inoltre mi è capitato già qualche volta di infatuarmi di ragazze che appena conosco e non riesco a fare altro che pensare a loro senza risovermi e prendere l'iniziativa.
Ho notato inoltre che ultimamente
le ragazze mi notano ( anche quelle non palesemente gay) e non so se è perché ho un atteggiamento diverso o perché ci faccio più attenzione.
Ora mi sento in momento di massima confusione perché non riesco a capire come mai la mia presunta bisessualità si sia manifestata solo ora e se ci sia sempre stata e l'abbia sempre repressa.
Dico presunta perché ancora non mi sento pronta a definirmi e non so se
in futuro vorrò adottare definizioni.
Anche se è da poco che provo queste sensazioni per le ragazze ho già capito che il mio interesse per i due generi è molto differente.
I ragazzi mi attragono fisicamente e anche intellettualmente, per quanto riguarda le ragazze invece la questione è un po' differente, è una cosa più fisica e mi risulta anche più naturale cercare il contatto fisico con loro.
La migliore amica è lesbica, ha fatto coming out da un po' di tempo ma lo sa più o meno da sempre. Con lei ho parlato mille volte della questione sessualità ma allora mi ritenevo etero. Non conosco persone dichiaratamente bisessuali e avrei bisogno di confrontarmi con qualcuno che mi possa capire.
La mia confusione attuale è una parte del normale processo di accettazione? Oppure è cosi che ci sente sempre ? È giusto che senta il bisogno di definirmi anche se è da pochissimo che ho scoperto questa
mia inclinazione ? Dovrei aspettare di avere delle relazioni con entrambi i sessi per capire cosa sono oppure è una cosa che devo sentire dentro ?
È normale che provi e voglia cose differenti dai due generi ?
Chiedo scusa per l’anonimato ma ho un po’ la paranoia che qualcuno possa mai riconoscere la mia situazione 🙁
Sono contento di aver trovato un posto come questo. Mi trovo in un periodo di grande confusione, ho 24 anni e ne ho impiegati tantissimi ad accettare di essere bisex, e questa cosa mi ha sempre impedito di avere storie serie con le ragazze, ho sempre avuto paura di starle prendendo in giro perché sapevo che c’era altro. Recentemente ho fatto un grande passo, ho trovato finalmente un ragazzo per cui mi sono sentito disposto a mettermi in gioco, con cui posso scoprire cosa sono senza sentirmi in imbarazzo, perché anche lui è bisex ma sebbene sia anche io il primo ragazzo per lui, ha avuto storie con ragazze soddisfacenti. Lui è una persona d’oro e ci tengo tantissimo a lui, lo stimo tanto e su tante cose vorrei essere come lui. Sento però un grande disagio interiore forse dovuto alla mia insicurezza... ho la sensazione di essere di intralcio alla sua vita, che se non mi avesse incontrato, potrebbe avere una vita felice con una donna senza mettere a repentaglio i legami familiari e tutto il resto. Per quanto bella la relazione, non posso offrirgli le stesse prospettive di una ragazza e tenere una persona così tanto speciale solo per me, mi sembra un atto tanto egoistico... mi sembra di essere in una relazione sbagliata... mi sento stupido perché non riesco a essere felice fino in fondo ne da una ne dall’altra parte. Sono i miei primi passi nella mia vita da bisex e ho paura a uscire allo scoperto perché ho paura che al primo spiraglio di incertezza tutti mi attacchino facendomi venire dubbi su tutto, specialmente la famiglia. Avrei tanto bisogno di sapere se è così che va per le persone così, se deve essere sempre una vita di dubbi e inadeguatezza... grazie per l’attenzione!!
ho scoperto il vostro sito a caso mentre stavo cercando una risposta alla mia domanda. una domanda sul mio orientamento sessuale. cercherò di essere più diretta possibile. allora ho la netta impressione di essere bisessuale e nella mia vita sono stata attratta solo dai maschi ma ultimamente avverto una certa attenzione verso le ragazze, le notò per strada, le guardo e ho dei pensieri solo su quelle palesemente lesbiche. ultimamente mi sta capitando anche di stare a contatto con una mia amica in particolare e provare attrazione fisica mai provata prima. in questo periodo che sto pensando all’argomento mi viene in mente che da piccola mi piaceva una della mia scuola e da ancora più piccola, ricordando che guardavo mio cugino giocare a gta, mi capitavano davanti donne (tutte in bikini praticamente hahah), le guardavo con attenzione e mi incuriosivano. questi sono solo piccoli episodi che però adesso interpreto some segnali. adesso mi trovo ad avere una sola esperienza sessuale con una ragazza, successa però in un contesto con un uomo, quindi non so come è realmente il sesso e vorrei tanto fare un esperienza da sola con una donna. non so se dichiararmi bi a questo punto oppure aspettare un’esperienza sola. sono confusa e ho voglia di dichiararmi, tra l altro adesso mi sembra anche il momento perfetto visto che è il gay month, però al tempo stesso non so o forse magari mi devo solo buttare. so che voglio tanto dichiarami, oltre tutto perché tra poco è estate ma non sono sicura se è presto forse..
Sono bisessuale praticamente da sempre, ma per motivi culturali ed educativi ho sempre fatto sesso solo con uomini "castrando" il mio interesse nei confronti delle donne. Questo però mi ha portato ad arrivare a 40 anni senza riuscire più ad avere una relazione: degli uomini ormai ho visto tutto, nulla più mi attrae di loro al momento; continuo ad innamorarmi periodicamente di donne etero senza mai avere il coraggio di dichiararmi e soffro come un cane. Quindi resto sola. Ho provato a confrontarmi con delle lesbiche ma mi sento dire che il mio non è vero interesse, che sono solo una etero confusa che vuol sperimentare e che alla prima occasione potrei tradirle con un uomo. Io mi sento sola, storta e sbagliata. Vorrei solo essere amata e invece mi sento un bluff. Devo davvero ridurmi ad ad andare in terapia per questo? Io non ci vedo niente di male ad essere attratta da uomini e da donne. Mi sento stupida e fuori posto. Devo proprio rinunciare ad essere felice? Grazie per aver ospitato il mio sfogo in questo spazio.
Proverò ad essere sintetica.
Vi ho trovati girovagando su internet.
Sono fidanzata con il mio ragazzo da quasi 6 anni e due anni fa lui ha fatto con me Coming Out come bisessuale. Lo conosco da oramai 9 anni, in quanto eravamo migliori amici, ma si è aperto riguardo a ciò solamente dopo 4 anni della nostra relazione.
All’inizio è stato un po’ difficile, lo ammetto, non tanto per la questione in se, perché sa che io sono aperta di mente e sostengo la comunità LGBT+. Più che altro ci ero rimasta male per il fatto che non me lo avesse detto prima nonostante il nostro rapporto molto stretto e confidenziale, ma anche lì con il tempo e parlandone è uscito fuori che aveva paura di come potevo reagire, perché un conto è sapere di essere sostenitrice della comunità e un altro conto è sapere di stare con un ragazzo che ne fa parte, non so se mi spiego. Questa era la sua paura e l’ho capita e l’ho tranquillizzato.
La nostra relazione va a gonfie vele sotto ogni aspetto, è davvero eccezionale come persona, come lo è poi sempre stato.
Scrivo perché so che capita sporadicamente che lui guardi i p*rno e fin qui niente di male. Anche se lui afferma di non guardare più una categoria rispetto ad una altra, le poche volte che parlavamo di ciò è sempre venuto fuori che fossero video tra due uomini.
E dirai: è normale, è Bisessuale, lo sai anche tu. Ed è vero! Più che altro vorrei capire perché mi capita di provare un po’ di gelosia a riguardo. Purtroppo so, come lui sa, che mi faccio spesso condizionare dal mondo esterno e dai vari stereotipi o situazioni che vivono altre persone spesso tralasciando di dover far riferimento solamente a noi, a lui e a ciò che dice.
Però non nego che quando so che capita che guarda quella tipologia di video mi sorge il pensiero che magari abbia una voglia interiore di provare una esperienza simile o qualcosa del genere, anche se lui nega dicendo che è solo attrazione sessuale, che vuole stare con me, ama me e non ha bisogno nè ha voglia di avere rapporti con altre persone.
Non so se sono stata chiara. Capisco che è più una questione mia, lui non mi da modo di essere gelosa o altro, non dovrei nemmeno stare qui a scrivere ma vorrei un consiglio su come prendere ciò e non creare castelli di paranoie sopra.
Ci tengo a precisare che spero davvero di non passare come Bifobica o altro, perché so di non esserlo come lo sa lui e anzi so che è molto fiero di stare con me che lo accetto così come è. (anche se non c’è niente da accettare, io lo amo a prescindere da ciò!!!)
Un abbraccio e grazie,
Anonima
Nel corso della mia vita mi è capitato un paio di volte di pensare fossi lesbica ma non ho mai preso effettivamente sul serio questo pensiero perché, in realtà, ero fortemente convinta di essere etero.
Negli ultimi mesi questa convinzione è scomparsa.
Fin da bambina ho sempre guardato sia i ragazzi sia le ragazze; giustificavo questa mia azione dicendo che ammiravo la loro bellezza ma col tempo questo mio pensiero mi sembra sempre più privo di senso.
Vi potrà sembrare una domanda stupida ma, come faccio a capire con certezza se sono bi oppure no?
Sono estremamente confusa...
Spero di non sembrare superficiale e che mi possiate aiutare.
Grazie!
Sono un ragazzo di 16 anni ed in questi giorni ho un bel problema da risolvere; sono convinto di essere bisex, perché da tempo provo una certa attrazione sia per i ragazzi che per le ragazze, e quando vengo baciato, soprattutto da un ragazzo, non capisco più nulla.
Sarò molto semplice in questo messaggio, ma non so come dirlo in altro modo.
C'è un ragazzo che mi piace e non poco; ha un anno in meno di me. Vorrei dirglielo, ma non so come. Ho paura della sua reazione, e soprattutto non trovo le parole per spiegargli cosa provo.
Spero voi mi possiate aiutare.
Mi scuso ancora se sono stato così tanto semplice nello scrivere questo messaggio.
Un saluto,
Karim
Non riesco a capire esattamente quello che provo. Grazie per questo spazio, spero che mi aiuterete a capire una volta per tutte ciò che sono. Ho 24 anni e sono sempre stata etero e lo sono tutt'ora credo..non riesco a capire se sono bisex. Dai vent'anni circa provo una forte eccitazione guardando film porno lesbo e rapporti ffm ma non ho mai avuto esperienze con donne. Così su due piedi se ci penso non provo attrazione verso le donne, nemmeno ho mai provato attrazione per una donna, al massimo ho fatto complimenti e apprezzamenti sul corpo femminile. Vorrei anche spingermi più in là ed e provare esperienze con donne per togliermi definitivamente il dubbio ma avendo una relazione lunga e stabile con il mio ragazzo da anni e di cui sono fortemente innamorata non riesco, non voglio e non posso: non sono poly. Come fare ?
Ora, quello che mi fa riflettere è che ho visto spesso questo partner uscendo con ragazze bisex, mentre non mi è mai capitato con le lesbiche. Davvero, non voglio alimentare gli stereotipi che affliggono le/i bisex, ma nella mia piccola personale statistica è sempre andata così: bisex con meno desiderio, bisex che non prendono l'iniziativa nel sesso, bisex che non cercano il contatto fisico, e così via. Mi sono chiesta: sarà un caso? O c'è qualcosa che non sto capendo io di "come funzionano" le ragazze bisex? Chiaro che ognuna è un caso a sé, però potrebbe esserci qualcosa che le accomuna?
Ad es. mi vengono in mente almeno due ipotesi: la prima è che effettivamente ho beccato bisex più spostate verso l'eterosessualità, se pensiamo alla scala Kinsey, e quindi mi devo "rassegnare" al fatto che non saranno fisicamente attratte da me quanto una lesbica.
La seconda è che c'entri quel che si apprende nel relazionarsi coi maschi (ad es. riguardo a chi prende l'iniziativa, a quanto duri un rapporto, ecc.) e che per questo molte bisex non sappiano come comportarsi, o siano un po' a disagio, di fronte a una partner che gioca in modo diverso il ruolo di genere e ha un approccio differente alla sessualità.
Che ne pensate?
E soprattutto, c'è qualcosa che posso fare (a parte rinunciare alla relazione per incompatibilità nel livello di desiderio, chiaramente...) ? C'è qualcosa che può mettere a suo agio una ragazza bisex (che attenzione ha già avuto qualche relazione con donne, anche se sporadicamente)?
Grazie
Partendo dal fatto che questi tipi di pensieri vengono sporadicamente da due anni a questa parte, partendo da quando ho ricevuto la mia più grande batosta amorosa per la quale ci sono rimasta sotto per molti mesi.
Ho iniziato una nuova storia con un ragazzo l’anno scorso, anche quella finita male e da quell’esatto momento iniziai di nuovo ad avere dei dubbi, ma non dubbi perché provassi effettivamente un’attrazione verso qualche ragazza in particolare o mi fossi invaghita di una ragazza oppure volessi provare qualcosa sotto il punto di vista sessuale, ma più che altro come risposta ad un “essermi stancata dei ragazzi”? È possibile questa cosa?
Questo pensiero continua a rimurginare continuamente nel mio cervello e non riesco più a vivere serenamente, non perché avrei qualcosa contro un ipotetico cambiamento, la mia stessa psicologa mi ha detto poco prima di finire la terapia che è normale che possa cambiare l’orientamento sessuale e che non bisogna per forza avere una risposta, ma la verità è che io non mi sento davvero attratta fino in fondo dalle donne. Ci sono alcune ragazze veramente bellissime alle quali invidio le gambe snelle o il sedere sodo, questo lo ammetto, e alcune foto di ragazze su instagram sono parecchio seducenti che fanno sorgere in me una sensazione che però io so non essere attrazione ma quasi invidia (?); mentre invece con i ragazzi sento che è diverso anche il mio approccio, il desiderio e la sensazione che sento quando flirto con un ragazzo è diversa. Capita soprattutto quando sono sola a casa di farmi tutte queste pippe mentali, perché quando esco (o almeno quando si poteva uscire ahahah) e magari sono “tirata a lucido” io sento che il mio voler far colpo è indirizzato all’attenzione dei maschi e non delle ragazze.
Inoltre quando mi immagino un “rapporto sessuale ideale” che vorrei avere, è con un uomo e non con una donna.
Adesso, per concludere: vorrei sapere se il mio è solamente un pensiero ossessivo che non mi fa vivere più o no. (perché attualmente io sto, anche se da poco,con un ragazzo ed io sto veramente bene con lui, ma la mia testa spesso e volentieri mi fa tornare in mente quei pensieri continui che faccio di solito.)
Grazie in anticipo per la risposta! 💕
Questa mamma ha affermato che gli adolescenti di oggi sono molto confusi e disorientati dalla perdita di punti di riferimento familiari e quindi molto confusi sulla propria sessualità e pertanto portati a comportamenti sessuali secondo la moda...
Cosa ne pensate? Ci si dichiara bisessuali o omosessuali per moda?
Un caro saluto e complimenti per il blog.
Scrivo per riferirvi i dubbi sul mio orientamento sessuale. Sono un ragazzo di 17 anni che non ha mai avuto rapporti sessuali, al massimo qualche flirt con ragazze. Inizio col dire (perdonate se in maniera rude) come vedo una ragazza nuda mi eccito, le mie fantasie erotiche (non siamo ipocriti, le hanno tutte) sono incentrate su donne, infatti mi eccita molto l'idea di vedere due donne fare sesso e infilarmici a un certo punto. Da qualche mese a questa parte però ho iniziato a sentire attrazione fisica per un mio amico, anche se non ho mai fantasticato in maniera sessuale su di lui, come invece mi capitava con alcune mie compagne di classe. Tantomeno ho pensato di avere una relazione. Caratterialmente lo trovo molto egocentrico. E da questo momento ho iniziato a pormi domande. Se vedo un ragazzo nudo pure negli spogliatoi della scuola non mi succede niente, e fidatevi ce ne sono molti oggettivamente belli. Diciamo che l'attrazione per i ragazzi ce l ho solo se magari guardo foto di nudo etc (preferisco le donne), poi ho immaginato me stesso nel rapporto sessuale con un uomo, e non mi eccita fare determinate cose.
In breve non capisco più niente, in futuro mi vedo accanto a una donna che amo con dei figli e una famiglia mia, e se fossi bisessuale molto probabilmente sarei 80% donne 20% uomini.
Aiutatemi non accetto questa mia condizione, mi piacciono le donne voglio stare con loro.
Poi ho letto che a un certo punto i bisex sposati nella loro vita avranno necessità di andare con uomini, e non voglio tradire una mia eventuale partner...datemi consigli, Grazie.
Sono Lesbica? Bisessuale?
ps: non ho mai avuto esperienze ne con gli uomini ne con le donne.
Fin da piccola trovavo molto interesse nel guardare pubblicità intime femminili, tuttora anche se a volte penso, magari ero troppo piccola, sono cose che tutti i bambini fanno.
Ho avuto cotte per ragazzi, ma all’età dei miei 14, in prima superiore c’era questa ragazza molto bella (per me), ne parlai con una mia amica anche, dopo un po’ mi passò e sinceramente non diedi peso alla cosa ma ricapitò, vidi un’altra ragazza e mi bloccai, era bellissima ora non so magari avrei voluto solo essere come lei o magari mi piaceva.
Diciamo che da lì mi chiesi e se fossi bisessuale? mi cadde il mondo addosso pensai di non essere normale, piansi e a volte dicevo “fa che sia etero per favore” pregavo, come se mi definissi un mostro mi pento di ciò, sono la prima a difendere qualcuno se preso in giro per il suo orientamento non è giusto, credo fosse solo paura.
A volte mi prende un’emozione assurda a pensare alle ragazze, vorrei baciarle vorrei averne una, i film mentali me li faccio con le ragazze, anche pensando cose spinte e mi eccito.
Se penso al corpo maschile dico ok bello ma preferisco le donne.
A volte penso di voler un ragazzo solo perché sono cresciuta così, come se fosse questo il “normale”
Dico sempre a me stessa: Dai si vede che ti piacciono le donne per un periodo poi mi passa, non che non le pensi però dimeno.
Non mi definisco Etero non riesco perché so che infondo non lo sono.
In più mi attirano solo ragazze mascoline/tomboy.
grazie perché trovarti e leggerti è stato prezioso. Nonostante abbia superato la quarantina, ho appena scoperto di essere bisessuale. Come leggo da più parti, alcuni segnali li ho sempre avuti ma li ho riconosciuti solo alla luce di ciò che è successo qualche mese fa, ossia che mi sono innamorata di una collega di qualche anno più grande, eterosessuale.
La cosa mi ha tramortita perché assolutamente inaspettata e intensa.. è stato emozionante, anche se mi ha parecchio disorientata.
Da allora è iniziato un processo di messa in discussione di me stessa, del rapporto in cui sono e di esplorazione teorica dell’amore tra donne.
Purtroppo il mio incontro non è andato come speravo; la collega dice che le piaccio, ci siamo scambiate baci e carezze, ma lei afferma che il nostro è un rapporto di amicizia. In un primo tempo mi infastidiva questa sua presa di posizione, sentivo che c’erano sintonia e interesse reciproci. Del resto lei dice così e non ho motivo di dubitarne; anche se fosse diverso, infatti, quella rimane la sua posizione.
A questo punto dovrei formulare la mia domanda, non so se è una vera domanda... questo incontro è stato per me una rivoluzione, bellissimo e struggente allo stesso tempo. Mi ha fatta stare bene e soffrire quasi in ugual modo, perciò mi chiedo se sia il caso di restare in questa situazione o allontanarmene. (Come? Sarà difficilissimo!)
Mi ci sto aggrappando perché lei è stata quella che mi ha aperto gli occhi su questo nuovo mondo e su una parte di me finora sconosciuta?
Immagino non abbiate la risposta ma un consiglio da chi ci è già passato e comprende la gioia e la fatica, mi farebbe proprio piacere!
Grazie
Cercando ho trovato che dovrei essere un bisessuale aromantico con gli uomini, è possibile? E questo vuol dire che sono un lgbt? Perché io non mi considero un lgbt, quindi cosa sono e cosa dovrei dire a chi mi sta intorno da una vita e a quelli che incontro? Riusciranno a capire? Perché da quello che ho visto la mia situazione non è molto comune neanche nella comunità lgbt ma ho sentito di adulti che lo fanno non appartendoci.
Grazie per aver creato questo sito.
In conclusione sono piena di dubbi riguardo me stessa (o forse la verità la so già ma fatico ad accettarla) e provo un senso di colpa enorme verso tutti perché non faccio altro che mentire oppure omettere dei dettagli. Non so che cosa fare, mi sento incastrata. So che non ho fatto nessuna domanda, ma mi serviva un momento di sfogo personale.
Grazie anche solo per il momento di sfogo.
Forse un po’ fuori età, ma in diversi momento forse si danno diverse consapevolezza alle cose
Sono una ragazza di 17 e negli ultimi mesi sto avendo dei dubbi sulla mia sessualità. Quando parlo con dei ragazzi che trovo interessanti/attraenti mi viene difficile guardarlo dritti negli occhi e la stessa cosa è successa anche con delle ragazze nell’ultimo periodo. Però non so cosa pensare perché non ho mai avuto una relazione in tutta i miei 17 anni e quindi non so se succede perché vorrei una relazione o perché potrei essere bi+ o non so
Cioè mi hanno sempre attratto sia gli uomini che le donne ma in questo periodo gli uomini non mi attraggono è solo un periodo così o no
vi scrivo perché ultimamente sento di essere piuttosto confusa.
Non ho mai preso in considerazione l'idea di essere attratta anche dal sesso femminile, ho 23 anni e negli ultimi sei sono stata assieme ad un ragazzo. In questi anni sono sempre stata sicura della mia sessualità, anche perché prima di lui non ero interessata ad avere relazioni, di nessuno tipo.
Due anni fa penso però di aver preso una sbandata per una ragazza, ma ero fidanzata, con lui stavo bene e ho lasciato perdere. Da quel momento però ho iniziato a immaginarmi e ad essere curiosa di sperimentare non tanto con quella ragazza, ma con una ragazza in generale.
Ho portato avanti questi dubbi dentro di me fino a quando il mio ragazzo mi ha lasciata, poco prima della quarantena. Sempre prima della quarantena, da single, durante un uscita con amici, c’è stato uno scambio di sguardi con una ragazza, con la quale sono poi uscita, ma il mio umore dovuto alla recente rottura non mi ha permesso di essere molto coinvolta.
E’ poi iniziata la quarantena e ho così deciso di approfondire, per quanto possibile, questo dubbio che mi portavo avanti da anni, ma ora che siamo costretti in casa, la situazione è complicata. Mi sono iscritta ad una app di incontri solo per parlare con ragazze e ragazzi e cercare di capire se potesse cambiare qualcosa parlando con i due sessi. Ma il fatto di sapere che non ci sarà altro che qualche chiacchiera per passare questi giorni noiosi mi porta ancora più confusione perché è come se tutte le conversazioni che sto avendo siano "inutili".
Ora, oltre avere pazienza, cosa mi consigliate per capire se quello che sento, riguardo all’immaginarmi con una ragazza sia solo pura curiosità (visto che magari l’unica relazione che ho avuto, dai 17 anni ai 23 sia stata con ragazzo) o ci sia qualcosa di più?
Innanzitutto vorrei complimentarmi con voi per il lavoro che fate qui sul blog, aiutando, ponendovi come punto di appoggio, coloro che hanno dei dubbi circa la propria sessualità, e ringraziare in anticipo chi prenderà un po' del suo tempo per rispondermi. 🙂
Sono un ragazzo toscano di 19 anni, con un passato caratterizzato da dubbi, sempre accantonati, per quel che concerne il soggetto della mia attrazione.
Negli ultimi tempi ho riflettuto parecchio sull'argomento, trovando errate le certezze che mi ero creato negli ultimi anni, pensando che una mia ipotetica attrazione per altri ragazzi fosse solo invidia. Tutto ciò mi ha dunque portato a prendere in considerazione la bisessualità, la quale sembra, al momento, la più indicata per me, trovandomi attratto da soggetti di ambedue i generi.
Se, qualche anno fa, avere una relazione sia sentimentale che sessuale con una ragazza era pressoché ovvio e da me apprezzato moltissimo, lo stesso discorso, per antitesi, non era così scontato nei confronti del genere maschile. Il grande divario tra allora e adesso, è il mio considerare possibile anche una relazione con un ragazzo, l'idea non mi infastidisce più, neppure il pensiero di ipotetici baci, rapporti e momenti di intimità, come se il mio pensiero si fosse evoluto nel tempo.
Sono arrivato alla conclusione, dunque, che la mia bisessualità è pressoché palese, e differentemente da ciò che pensavo accettarla è stato facilissimo, me ne sono accorto a mala pena, è stato tutto così naturale.
Il mio problema ora è... come faccio a essere ciò che sono alla luce del sole? Ogni volta che ci penso l'ansia mi assale! Con la mia famiglia andrebbe tutto liscio come l'olio, in ambito sessuale in casa mia non esistono tabù, ma gli amici, i conoscenti, loro come lo prenderebbero? Ho due compagnie di amici, tutti molto aperti mentalmente in ambito di lgbt, a parte un paio di eccezioni, tra i quali vi sono dei bisessuali che hanno addirittura rapporti tra loro.
Vede, in realtà non ci sarebbe nulla da temere, ma sono sempre vittima di un'ansia che mi impedisce di compiere questo passo per me decisivo, dubbi ricorrenti sono "e se avessi sbagliato tutto? Se io non fossi realmente bisessuale?", oppure "come faccio a conoscere ragazzi disposti ad avere qualche esperienza con me?", "come faccio a uscire allo scoperto se ho l'ansia che si sappia in giro?", "come faccio a sapere con chi voglio stare, se colei o colui mi piacciono davvero o se sono la persona sbagliata?".
In conclusione aggiungo che nonostante in molti, sia ragazzi che ragazze, mi dicano che sono bello e ho un buonissimo fisico con spalle larghe e un buona percentuale di muscolatura (non sono un palestrato, sono un nuotatore), anche se non proprio definita del tutto, ho avuto sempre scarsa fortuna con le donne (riconosco di essere un po' artefice del mio destino, non è che ci abbia proprio provato), e adesso quando qualcuno mi attrae (siano essi uomini o donne), sono già convinto di non piacere, come se il destino fosse già scritto, come s'io fossi una creatura a parte dagli altri destinata a questo, non ci provo neppure... in realtà non so neanche come si faccia provarci... XO, ma sono arrivato al punto di voler cambiare, stravolgere la mia vita, smettere di mantenere segrata la mia bisessualità e riuscire finalmente a concludere con qualcuno; anche perché più passano gli anni più la voglia di avere una prima esperienza bussa alla porta.
Rimango in attesa di un gentile riscontro,
Ciao e buone cose.
Sono venuta a conoscenza di questo blog giusto qualche minuto fa ed eccomi già qua a scrivere! Sin da piccolissima non ho mai provato attrazione fisica per i maschi. Non sapevo cosa significasse fino a circa 12 anni, quando scoprii di essere lesbica.
Mi ritrovo a guardare sempre porno etero e ad impersonificarmi nell'uomo che dà il piacere alla donna. Trovo i porno tra donne abbastanza finti e visti da un occhio maschile, per questo motivo mi annoiano. Il più delle volte mi piace vedere un uomo che soddisfa una donna, a volte però non ci riesco proprio a causa (**trigger warning**) delle molestie subite da mio cugino all'età di 12 anni ed altre volte ancora mi piace "impersonificarmi" nella donna che viene soddisfatta dall'uomo (1 volta ogni 1000 tipo?). Il fatto è che mi eccita anche vedere un uomo masturbarsi.
Tutti questi riscontri però nella vita reale non li trovo. Io mi chiedo ogni giorno però se possa essere bisessuale ma avere un trauma a causa delle molestie subite oppure magari trans o semplicemente una donna lesbica.
So che non siete dei geni della lampada però mi piacerebbe proprio avere un'opinione da qualcuno che non sia io.
Sfortunatamente non riesco a parlarne con nessuno dato che sono molto incerta di questi argomenti.
Sono un ragazzo di nome Andrea che è 18enne da non molto tempo. Da piccolo pensavo di volere attenzioni sia da ragazze che da ragazzi e ho avuto principalmente due “crush” per ragazze e due per ragazzi. Non sono stato mai uno stereotipo di un ragazzo gay e la cultura gay mi è, posso dire, “relatable” ovvero “condivisibile” (che posso condividere) ma allo stesso tempo sento che non mi può rappresentare ”completamente”. Questo perché mi sono reso conto di avere avuto un percorso molto personale e un po’ “isolato”, che mi ha lasciato un po’ incerto.
Sin dall’età di 12 anni sono attratto dal genere maschile e dalla p*rnografia gay (è vero che non ci si debba basare sulla pornografia, però è anche vero che la frequenza con cui guardo p*rnografia etero è pari a 0).
È stato all’età di 14 quando ho preso una cotta abbastanza forte per un mio amico e questo mi aveva lasciato abbastanza triste. In tutto questo ringrazio la mia migliore amica che conosco dalla scuola media (lei è bi) con cui sono riuscito a fare coming out e a dire quello che ho provato. Ora sono in una relazione con un ragazzo anche se qualche volta abbiamo divergenze per i nostri “caratteri”.
Ho sviluppato un po’ tardi la passione per la musica e ho iniziato ad ascoltare e ad appassionarmi di più recentemente: il fatto di essere “diverso” dalla maggior parte mi lascia incerto. Ora sono sotto stress per la scuola e impegni vari, non riesco a provare particolare attrazione per nulla e mi sento confuso, inoltre ho pochi amici lgbtq+ e questo mi rende ancora più insicuro
Grazie mille per avermi deicato spazio e tempo.
anna
scrivo per chiedervi come posso definirmi e anche per sfogarmi. Sono un ragazzo di 27 anni e da anni faccio fatica a inquadrare il mio orientamento sessuale. Sin da adolescente ho avvertito in me la presenza di fantasie omosessuali e un attrazione netta verso gli uomini. Le ragazze mi colpivano ma senza un reale trasporto sessuale, quanto più affettivo e platonico. Vado avanti così fino all'età di 19 anni quando conosco la mia prima ragazza che chiamerò M. Il rapporto con M.,conosciuta in università è iniziato dopo che la vidi ad un esame e rimasi colpito dalla sua testardaggine. Niente di fisico solo il suo carattere. La corteggiai per mesi fino a che ci mettemmo insieme. La relazione è durata 2 anni. Ancora ad oggi sono convinto di averla amata. Mi resi conto del sentimento che provavo dopo un anno quando vedevo i suoi difetti e l'accettavo ma soprattutto perché avvertivo in me fantasie sessuali nei suoi confronti. Quando guardavo video porno, non cercavo quelli gay ma quelli etero e pensavo a lei. La desideravo a tutti gli effetti e la frequenza dei rapporti che avevo con lei non erano per me abbastanza. Stando con lei scoprì un altro lato della mia sessualità del quale ero completamente all'oscuro. La storia si concluse dopo due anni. L'anno e mezzo successivo lo trascorsi a riprendermi dalla fine di quella storia che fu tanto bella quanto devastante. Impiegai parecchio a smaltire il sentimento che provavo e alcune volte mi capitava di ricontattarla con la speranza di ricucire un rapporto senza avere mai successo. In quell' anno e mezzo le mie fantasie continuavano ad essere rivolte a lei e a quello che sentivo per lei. Tuttavia man mano che il sentimento passava, le fantasie su di lei diminuivano di intensità lasciando posto alle fantasie omosessuali. Già allora chiesi un parere sulla situazione: chiesi ad un conoscente bisessuale che mi disse apertamente che secondo lui ero per l'appunto bisessuale e non gay e chiesi anche al responsabile di un forum sul tema dell'omosessualità che mi rispose che secondo lui non ero omosessuale per tutta la componente emotiva e sessuale vissuta con la mia ex ma non sapeva come inquadrarmi. Arriviamo al 2016 decido di ripartire e buttarmi in una nuova frequentazione sebbene abbia ancora paura di star male per amore. Incontro una nuova ragazza, il sesso con lei mi piace ma allo stesso tempo non sono innamorato. La frequentazione finisce dopo 3 mesi. Anche in quell'occasione comparvero le fantasie sessuali su di lei, alternate a quelle omosessuali. Ad oggi non ho alcuna frequentazione, sento le fantasie gay più intense ma quando mi capita di ripensare maggiormente alla mia prima ragazza avverto che la cosa mi piace. Sento che ripensare a quello che facevo con lei mi piaceva ma perché c'era il sentimento profondo che lega due persone che si amano e si desiderano. Ad oggi non riesco a capire come inquadrarmi e chi sono. Se sia stata una cosa passeggera o se a seconda di chi mi innamoro o con chi mi frequento le mie fantasie mutano nel tempo. Mi chiedo se sono l'unico ad avvertire questo e come possa quindi defirnimi.
Vi ringrazio per i consigli e il supporto che potete darmi in questa situazione abbastanza complicata e vi faccio i complimenti per il lavoro che svolgete.
Il fatto e che tra poco più di un anno diventerò la responsabile del mio reparto. Lei sarà una mia collaboratrice. Non so come fare. Da un lato vorrei esprimermi e dichiararmi, dall’altro lato non voglio perderla ( lavoriamo nello stesso reparto a contatto ogni giorno ). Non ho la certezza assoluta che lei sia lesbica. Ho paura di un suo no…..e che questo mi allontani da lei. Giocherelliamo , mi fa battute ed io altrettanto ma non so se questo è solo gentilezza e il piacere di stare con me per un fatto di amicizia. Non so su che base giudicare visto che non ho mai vissuto nessuna storia d’amore.
Vi pregoooo aiutatemi a capire cosa fare!!!!
Grazie mille
Le ho spiegato che per me è importante sapere, conoscere chi ho al mio fianco perchè in questo modo non riesco a lasciarmi andare se non ho le cose "chiare" e contraddittorie e, no, non mi basta sapere che mi vuole bene. Uno ha anche bisogno di sapere chi ha al proprio fianco.
Oltre a queste cose, ci sono anche altre piccole cose, anche stupide, che mi fanno pensare che lei mi stia negando questa cosa: ad esempio, il fatto che lei mette likes su instagram alle foto a petto nudo, muscoli, ecc. di alcuni supermodelli: potrà sembrare stupida questa cosa ma a questo tipo di foto, io, ad esempio, i likes li metto alle supermodelle. Lei spiega questa cosa dicendo che trova belle "le foto" ma che se avesse davanti il modello, non proverebbe niente. O.o mi sembra un po' strano.
Io non mi sento superiore a nessuno, non voglio giudicare nessuno, vorrei solo togliere le contraddizioni e la confusione che tutto ciò mi provoca, vorrei solo sapere chi ho al mio fianco, tutto qua, tutti abbiamo questo diritto.
Grazie per qualsiasi consiglio in questa situazione un po' frustrante. Complimenti per tutto:)
Io ho 13 anni e, anche se sono molto giovane per decidere il mio orientamento sessuale, provo una grande attrazione verso le ragazze e i ragazzi. A causa di ciò sono stata fortemente bullizzata a scuola e tutti i miei compagni mi guardavano storto, ma avevo una amica che mi sosteneva e appoggiava la mia idea e con lei anche alcuni miei amici. La stessa ragazza che mi sosteneva è la mia attuale ragazza da 6 mesi e con lei mi si ranlegrano le giornate. I miei genitori non sono molto contenti della cosa, ma mia madre ha iniziato ad accettare la cosa. Ho sempre avuto la sensazione che non fossi come tutti i miei amici eterosessuali sin da quando avevo 11 anni. Io ero e sono molto diversa da tutte le mie amiche, io infatti non mi trucco, odio le barbi e le bambole in generale e non provo schifo per molte cose come le operazione chirurgiche.
Ho 37 anni e da circa un anno ho scoperto una parte di me e un desiderio che non sapevo di avere.
Sono in una relazione stabile con un uomo da 12 anni, con cui convivo. È sicuramente l’uomo più importante della mia vita, mi dà molta sicurezza, sono cresciuta con lui e ho trovato un solido equilibrio. Fin da subito è stato una presenza costante nella mia vita. Sappiamo tutto l’uno dell’altra, ci conosciamo come le nostre tasche e facciamo tantissime cose insieme. È anche il mio miglior amico. Abbiamo interessi simili anche se siamo molto diversi come sensibilità e carattere. Tuttavia una relazione lunga non è un idillio, i problemi ci sono, ci sono stati, la stanchezza della routine pure, insieme a piccole fratture e incomprensioni che in un modo o nell’altro però abbiamo sempre superato. A volte però ho come la sensazione che mi manchi qualcosa, è come se non ci fosse completa sintonia o forse è solo la monotonia della coppia. Mi dico che è normale dopo tanti anni che ci siano momenti di stanca, alti e bassi e vado avanti.
Vivevo comunque il mio tran tran quotidiano piuttosto tranquillamente fino a quando ritrovo in internet una cara amica che non vedo da vent’anni. Lei è lesbica da sempre e aveva un debole per me quando eravamo adolescenti.
Quel giorno è cambiata la mia vita. Interiore se non altro.
Quando eravamo più giovani le ho voluto senz’altro bene, l’avevo scelta come amica e ci frequentavamo regolarmente. Il suo coming out non mi creò nessun problema ma rimasi sconvolta dal fatto di sapere di piacerle. Non potevo ricambiare i suoi sentimenti, io l’avevo vista sempre con altri occhi, ci siamo allontanate e poi perse completamente di vista. Sicuramente una parte di me però non ha mai voluto veramente cancellarla dalla mia vita e un paio di volte ho provato molto serenamente a riavvicinarmi a lei, senza che ci fosse però un vero seguito o la vera volontà di concretizzare questi tentativi.
L’ultima volta è andata diversamente.
È entrata nei miei pensieri come se qualcuno avesse lanciato un sasso dentro la mia testa. Senza preavviso e senza che potessi farci niente. Improvvisamente mi sono ritrovata a pensare a lei ogni giorno, a fantasticare di rivederla e stare insieme.
Non ho mai provato una reale attrazione per le donne prima. Non ho mai sviluppato curiosità o interesse verso il corpo femminile, né desiderato baciare qualcuna (nemmeno lei con la quale sarebbe potuto succedere qualcosa più di una, più di due e più di tre o dieci volte, da ragazze).
Solo ora leggendo questo blog e le esperienze di altre persone capisco che, mettendo tutto in prospettiva, forse fin dalla mia infanzia e adolescenza (pur senza desiderare di stare con qualcuno del mio stesso sesso) qualche domanda in più sulla mia identità “fluida” me la potevo fare in modo più approfondito, diciamo.
Ci siamo scritte solo pochi messaggi e poi un silenzio tombale per circa sei mesi.
Anche se non ci parlavamo pensare a lei mi dava gioia e allo stesso tempo mi tormentava. Avevo paura di provare quello che provavo. Non osavo contattarla di nuovo perché credevo che non volesse vedermi (in fondo erano passati ventanni) e perché tutto sommato credevo che fosse solo una mia fantasia.
Non sapevo come gestire queste emozioni ma non ci sono stati giorni migliori di quelli della speranza di rivederla.
Ovviamente vivevo questi pensieri solo nella mia testa, come una consapevole (e stupida) fantasia romantica; mi sembrava una cosa impossibile e una gigantesca follia: non la vedevo da ventanni, probabilmente non le interessavo più e di fatto non ci sentivamo. Ma si era innescato qualcosa dentro di me e non potevo più tornare indietro.
Ci soffrivo. Molto. Ero sicura di provare qualcosa (nostalgia, amicizia, affetto, qualcosa di più? Tutto quanto?) e allo stesso modo ero sicura anche che non potevo essermi “innamorata” di una persona che non vedevo da secoli. Ero nella bolla di un sogno ma quei sentimenti e quelle sensazioni mi riempivano le giornate.
Timidamente ho cercato di riavvicinarmi a lei con qualche messaggio. Lei rispondeva ma come se in realtà non volesse mai veramente approfondire la conoscenza. Tutto mi faceva pensare che non mi volesse vedere. Inaspettatamente anche lei, dopo il mio messaggio, mi scrive qualcosa e mi sembra di intuire qualche significato “ambiguo” nelle cose che pubblica.
Siamo andate avanti così per diversi mesi. Un giorno, dopo che eravamo riuscite a rompere un po’ il ghiaccio, io avevo anche trovato il coraggio di chiederle di vederci e lei aveva accettato. Ero molto felice. Poi il giorno in cui dovevamo vederci nessuna delle due si fece viva. L’avevo interpretato come un chiaro rifiuto. E sono sparita. Dovevo darci un taglio, lasciare perdere e ritornare alla vita reale. Cerco di comportarmi in modo normale e dopo diversi giorni ritorno “online”, metto mi piace a una cosa che pubblica, come se non fosse successo niente e più avanti le scrivo anche un commento “simpatico” senza nessun fine. E da lì lei mi fa capire con più insistenza che le “interesso”. Ma perché ora se non mi aveva voluto vedere? Speravo che fosse lei a chiedermi di rivederci perché io non sapevo più dove trovare il coraggio. Ma non è mai successo.
Di nuovo ci siamo mandate dei segnali abbastanza inequivocabili del nostro reciproco interesse, anche se non ce lo siamo mai comunicate apertamente e direttamente. Cosa che più di una volta mi ha mandato nei matti e mi ha fatto chiedere se non stessi sognando tutto. Ancora me lo chiedo a volte, non ho la certezza totale ma tante cose, troppe, mi hanno portato a crederlo vero.
L’epilogo è stato drammatico. Quando ormai forse era troppo tardi io ho “calato la maschera” con segnali più espliciti – cercando di farle capire che sì provavo “qualcosa” per lei ma avevo pure una relazione con un’altra persona - e lei ha “risposto” esortandomi ad agire e prendere una direzione. Io ho temporeggiato di nuovo, stavo vivendo un conflitto interiore enorme. Lei mi ha mandato un messaggio durante le vacanze e poi ha iniziato una storia con un’altra persona (o forse altre persone) che credo stia portando avanti e non ci siamo mai viste. È stato terribile.
Non ci stiamo più scrivendo e non stiamo più mandando segnali.
Credo che siamo rimaste ferite e deluse entrambe, consapevoli che i nostri sentimenti fossero cambiati o impossibili. O forse sono solo io che la voglio vedere così.
Non so se l’avessi vista se poi avrei avuto davvero la forza di mollare tutto e andare fino in fondo; so solo che quello che ho provato non l’ho sognato. Ed è l’unica cosa di cui sono certa in tutta questa folle storia.
Ora non so se ricontattarla. Non so più cosa provo e cosa voglio. Forse non sarebbe nemmeno la persona giusta per me, siamo ormai due donne così diverse che frequentano mondi lontani, incomunicabili. Eppure era la mia amica e la sua sensibilità e il suo mondo interiore mi sembra di conoscerli ancora. E mi manca. E mi mancherà per sempre.
Inoltre sento il peso di questa doppiezza con il mio compagno. Anche se non è successo niente, è cambiato tutto. Sa che io in fondo potrei avere una relazione anche con una donna perché durante una conversazione con amici mi è uscita molto naturalmente questa cosa ma non ne abbiamo mai parlato seriamente.
Non posso dirgli quello che ho vissuto senza perderlo, non lo accetterebbe. E il pensiero che lui non sia più parte della mia vita è più destabilizzante di aver capito che posso essere attratta anche da una donna.
Non so se ora dovrei stare da sola per chiarirmi le idee. Non so più nulla. E poi voglio davvero perderlo per qualcosa che non so più se desidero ancora?
Sicuramente avevo bisogno di vederla almeno una volta per capire se i miei sentimenti per lei fossero reali o solo una fantasia. Comunque sono cambiata.
Forse resterà l’unica donna della mia vita con cui avrei potuto andare. Non so se proverò ancora qualcosa di simile per un’altra donna. Sto provando a guardarmi intorno e dentro per capire se ho curiosità in merito. Ma per ora non mi pare che mi interessino le donne in generale, mi interessava lei in particolare! Non so come andrà con il mio compagno. Non so se è stata la mia crisi di mezzetà. So solo che ne sono uscita emotivamente esausta.
E a complicare ulteriormente il quadro, qualche giorno fa scopro un orientamento nello spettro della sessualità che non conoscevo e in cui in parte mi rivedo (ma devo approfondire): la demisessualità.
Non so più se mettermi a “piangere” o a ridere, perché non ci capisco più niente. Mi metto a ridere perché è meglio trovare il lato comico della vita e accettarla così com’è. In generale vorrei fregarmene delle etichette in questo momento per concentrarmi sui miei sentimenti e capire se voglio recuperare il rapporto con questa persona, quantomeno per chiarirci o almeno salvare un’amicizia o un qualcosa di buono. Ma cosa dovrei dirle poi? Sei l’unica donna da cui mi sono sentita attratta (romanticamente? fisicamente?) dopo ventanni ma non so se avrei mai potuto lasciare il mio compagno per te?
Mi sento patetica. E so che soffro perché non so cosa voglio davvero. Ma come faccio a saperlo se non ho mai avuto modo di uscire dalla mia testa? Lei non me lo ha nemmeno mai chiesto. Forse è troppo tardi anche per recuperare un qualsiasi rapporto. Certe persone quando escono dalla tua vita non le ritrovi più e forse dovrebbe essere questo l’insegnamento da trarre da questa storia. È triste ma bisogna accettarlo perché crescere è anche questo: lasciare andare.
Mi spiace di essermi dilungata tanto. Vorrei avere un consiglio o un vostro parere in merito (anche in forma privata).
Grazie per aver creato questo sito, siete un faro nella nebbia in questo momento confuso.
Brevemente vi racconto ... Sono sposata da 12 anni, 2 figli, un lavoro che amo... A gennaio scoppia una bomba dentro di me. Scopro di essere innamorata di una mia collega coetanea ... Anche lei sposata 2 figli..
A giugno pensando che non avrei più lavorato con lei, glielo dico. Lei non ricambia.. Dice che le dispiace molto ma ama il suo.uomo.
Io sono in terapia già da 2 anni quasi, per altri motivi ovviamente scaturiti dal mio matrimonio che stava lentamente naufragando. A settembre il destino vuole che ci richiamino a lavorare nella stessa scuola e nella stessa classe.
Ho.passato in rassegna tutte le emozioni possibili... Dal disagio alla paura alla felicità all' ennesima Potenza... Ne sono innamorata dentro e fuori.. Da 3 settimane vivo la mia vita a mille all'ora, mi sento drogata da quando posso vederla parlarle tutti i giorni. Lei con me è fantastica... Gentile, premurosa, mi ascolta, mi incoraggia a non mollare e ad essere felice della vita che ho. E che piano piano risolvero' i miei problemi.
A volte faccio una gran fatica a starle vicino, guardarla negli occhi sostenere lo sguardo... Vorrei abbracciarla...
ma insieme funzioniano bene , tutti sono contenti di noi il.lavoro va alla grande.
Mi voglio godere ogni attimo con lei e ne sono felice ..
Ho solo paura di quella Annalisa dentro di me che continua a credere che Sara prima o poi mi dirà : si, mi sono innamorata anch'io...
La.mia situazione familiare si sta avviando lentamente verso la.più triste delle ipotesi ma pacificamente affronteremo tutto.
Soffriremo tutti lo so... I miei figli vedranno cambiare la loro vita quotidiana, lui sarà duro con me perché lo vive come un fallimento totale, Sara non ricambia quello che provo... Insomma le premesse per una lunga agonia.
La testa si deve perdere in due. Altrimenti è un' esecuzione. Una volta ho letto da qualche parte...
Io sto lentamente morendo ma con la gioia negli occhi.
Grazie di cuore per l attenzione.
Annalisa
vi scrivo perchè non vi conoscevo e sembra che le cose capitino proprio al momento giusto. Come iniziare? Ieri la mia ragazza mi ha girato il vostro link in cui è raccontata la vostra storia, all’episodio degli incontri al coro ero già in lacrime. Allora sono una ragazza che è sempre stata tranquillamente etero, cresciuta in un ambiente ipercattolico e con una madre altrettanto iper ecco! La mia famiglia è stata un disastro fin dalla mia nascita, ho subito molti abbandoni dalle figure maschili ( mio fratello a cui ero molto affezionata se n’è andato di casa molto presto e mio padre due anni dopo quando avevo 11 anni). Fin da piccola sono sempre stata una bambina che rispondeva a tono ai maschi, che loro “rispettavano”, all’asilo ero l’unica bimba, e non ho mai avuto storie o altro con un ragazzo fino ai 17 anni! Mi sono sempre considerata una bambina un po’ maschiaccio, non esteticamente, ma ho giocato a basket per anni, mi piaceva molto correre e vestirmi comoda!
Con il ragazzo che ho incontrato a 17 anni ho avuto una storia molto lunga ,che è durata fino a questo Natale 2018 ( ora di anni ne ho 26) , durante la quale ci siamo lasciati tantissime volte, eravamo molto incompatibili eppure molto legati, lui ha spesso a mio parere fatto le veci di una figura genitoriale per me. Sono rimasta con lui per molto tempo anche se forse sapevo che non ero più del tutto innamorata fino a che non è successo questo. A settembre ho cambiato casa all’università e quella che oggi é la mia ragazza era una frequentatrice assidua di casa mia, lei è lesbica. Io avevo già avuto una precedente esperienza molto strana nell’altro appartamento. Ero in camera con una ragazza lesbica e i suoi modi e i suoi atteggiamenti mi avevano mandata in crisi, a quel tempo ne avevo parlato anche con il mio ragazzo e mi ricordo che mi ero pure chiesta “e se fossi lesbica?”
Ero andata totalmente in crisi ma senza avere una vera risposta! Poi questo novembre succede il fatto, ad una festa io mi accorgo che inizio a guardare la mia attuale ragazza, la cerco con lo sguardo, mi emoziono a stare vicino a lei, e quando se ne va mi manca, assurdo!!! Quella è stata la notte più assurda della mia vita, l’ho passata nel letto in bianco a chiedermi cosa mi succedesse, ero elettrizzata ed emozionata e non riuscivo a capire di chi fosse quel corpo che sentiva quelle sensazioni fortissime! Poi il giorno dopo la rivedo e decido di andare a fondo e invitarla al cinema e qualche sera dopo ci siamo baciate durante una notte che ricorderò per sempre e che mi ha cambiato la vita. Diciamo quindi che nel giro di un mese io ho lasciato il mio ragazzo (con grande sofferenza per una persona che mi ha accompagnata per così tanto) e mi sono messa con lei, senza nessun dubbio o perplessità su quanto sentissi, ero davvero innamorata persa. Da quel giorno fino ad ora l’ho detto a tutti i miei amici e tutte le persone più care che però in molti(questo mi lascia un amaro in bocca) continuano a considerarla una fase pur essendo felici per me!
Porto lei a casa (perché io non abito nella mia città universitaria) tre volte in incognito sperando potesse essere una cosa positiva per mia mamma in un futuro averle dato un volto e aver visto che non era un mostro che sputa fuoco (quello che alcuni cattolici pensano degli omosessuali). Insomma tentativo fallito, ad agosto mia mamma si insospettisce, lo scopre e quando torno a casa per parlarne con lei e mio padre col cuore in mano loro mi aggrediscono (soprattutto mio padre), mia madre mi toglie tutti i soldi e decide di non pagarmi più l’affitto per l’università. In quel frangente ho sentito di tutto, che ero stata irretita, che il diavolo mi aveva presa, mio padre sosteneva che le lesbiche non si dovessero azzardare a stare con una non lesbica e che a mio padre faceva schifo!
Da quel momento io non sono tornata più a casa e ad oggi ho ancora contatti con mia mamma e i miei fratelli ( uno dei quali ha pianto di commozione quando gliel’ho raccontato). Mia mamma pensa che non sia la mia strada (dice di conoscermi meglio di chiunque altro, probabilmente anche di me!) e che io abbia avuto solo esperienze negative con gli uomini e avuto un padre assente! ( ho avuto anche una storia da amante a 21 con un 40 che mi ha distrutta) ma non ho mai perso la fiducia negli uomini, perlomeno non ho proprio sentito questo! Insomma ora sono giorni che mia madre mi ha ritirato fuori questa cosa che non è la mia strada e che sono finita in un tranello tanto che sono un po’ preoccupata. Io sono felice ma ammetto di essere una che si mette sempre molto in discussione, che pensa e che ascolta gli altri, quindi se mia madre mi dice certe cose inconsciamente mi colpisce. Purtroppo però la sua visione cozza proprio con quello che sento e con la mia storia (tra 3 mesi è un anno, assurdo!) con la mia ragazza e siamo proprio felici . Forse io per prima sono scettica e ricerco molte giustificazioni a quello che è successo?!?Insomma l’ultimo incontro con mia madre mi ha spinta a capirne di più e devo dire che sono confusa. Una cosa che mi ha sconvolta molto in questi mesi ad esempio è sapere che la mia ragazza ogni tanto mi dice “gli uomini non mi interessano ma magari proverei”, cioè in pratica, io non ci capisco più nulla, ma perché? Lei non è mai stata con uomini e a volte li apprezza anche se non con vero interesse però io penso spesso che forse è perché non è mai stata con nessun uomo che è lesbica. Insomma, è come se io stessa cercassi giustificazioni sul suo orientamento come mia madre fa con me! Quindi, dato che attualmente non so più chi sono e non so più se davvero sto sbagliando tutto o semplicemente questa è la realtà e tutto il resto è fantasia (tipo la religione estremizzata) vi chiedo aiuto! Scusate il lungo messaggio, ma davvero non riesco a credere di potervi scrivere e chiedere queste cose, grazie che siete qui!
P.s. Questa cosa della bisessualità io proprio non la capisco, se fossi lesbica sarebbe tutto più chiaro, invece così mi sembro solo una persona confusa che non ha ancora capito niente della vita e salta di palo in frasca! Devo dire però che da quando ho provato a stare con una donna non so se tornerei più a stare con un uomo ma non nego che in qualche modo gli uomini mi attirino sempre!
Help!
In tutto questo, io ragazze sono innamorata persa e stare con una donna mi piace tantissimo, con lei poi, veramente tanto! 🙂
Grazie!
Sento il bisogno di qualcuno che mi ascolti e magari consigli. Per più di 5 anni ho vissuto una storia bellissima, ma principalmente a distanza, con una ragazza. E' stata la mia prima storia con una donna, ma anche la più seria e duratura. Tra noi c'era molto amore, affetto e complicità, anche se eravamo lontane ci sentivamo costantemente per colmare il vuoto. Un paio di anni fa abbiamo iniziato a parlare di futuro insieme ed il discorso mi ha sempre fatto molta paura perché avevo mantenuto il rapporto segreto praticamente a tutti. Pur avendo più di 30 anni, non riuscivo a fare chiarezza sul mio orientamento sessuale e ho iniziato a farmi seguire da una psicologa, anche per alleggerire il peso di questo segreto, che mi allontanava sempre di più dalle persone che mi stavano intorno. Un mese fa, visto la mia estrema titubanza sul futuro, lei mi ha lasciata. Non me la sono sentita di accettare la proposta di vivere da lei perché avrei dovuto lasciare una casa di proprietà, un lavoro stabile, la mia famiglia di origine, che conta molto su di me, e avrei dovuto informare tutti del fatto che stessi con una ragazza. La paura mi ha schiacciata e così l'ho lasciata andare pur sapendo che tra di noi c'era ancora amore. In questo mese senza sentirla, ho fatto coming out con alcuni amici (ma non con la famiglia), lei mi manca moltissimo e continuo a chiedermi se fosse davvero l'unica soluzione. Non so se la fine del rapporto sia stata causata solo dalle mie paure oppure anche da qualcosa che non mi faceva essere convinta di condividere la vita con lei (al di là dell'ostacolo della distanza).
Ora non so da dove ricominciare, non riesco a voltare pagina perché ho ancora troppi dubbi irrisolti, non vorrei stare con un'altra donna in futuro ma gli uomini mi hanno sempre causato un po' di timore. Temo di rimanere sola con i miei rimpianti.
Premetto che non sono mai andato a letto con un uomo ne mi sono mai innamorato.
Dopo 4 anni dall'inizio della storia un senso di colpa profondo mi perseguitava per non aver detto questa cosa subito alla mia ragazza così a suo tempo cercai di farle capire che ero attratto anche dagli uomini. Lei rimase molto male ma dopo pochi giorni tutto torno' alla normalità e non se ne parlo' più.
Da li pian piano i rapporti d'amore si affievolirono (un po' perché lei non è che richiedesse così tanti rapporti sessuali un po' perché io mi arrangiavo da solo con la masturbazione e il porno)
A marzo di quest'anno stufo della dipendenza dalla masturbazione e dal porno ho deciso di smettere con tutto questo ma dopo una decina di giorni nella mia testa erano tornati fuori sensi di colpa (probabilmente l'interruzione del porno e della masturbazione mi avecano creato uno scompenso ormonale)per non aver parlato di tutta la verità con lei 10 anni prima
Una sera dunque stavo malissimo e ho deciso di ritirare fuori il discorso. La mia ragazza è stata molto comprensiva dicendomi che glielo avevo già detto, che non si era dimenticata e di stare tranquillo. Pero' mi disse anche che se volevo andare con un uomo lei non sarebbe potuta rimanere con me
Ad oggi sn passati 6 mesi che non mi masturbo più e posso dire di aver ripreso i rapporti sessuali con lei in modo molto vigoroso e piacevole
Circa 10 giorni fa ho avuto nuovamente un crollo interiore, sentivo la necessità di consumare un rapporto sessuale con un uomo e di nuovo dopo 3 giorni di continui pensieri in testa ho ritirato fuori il discorso con lei. Questa volta molto più apertamente dicendo che sono attratto dagli uomini (quindi ho apertamente detto che mi sento più gay che bisex)
Di nuovo lei si è rivelata comprensiva, mi ha detto di stare tranquillo. A differenza della volta scorsa questa volta mi ha detto se ti fa stare tranquillo prova ad avere un rapporto con un uomo
La mia paura sarebbe quella di provare e che poi mi innamoro.
Io voglio passare l'intera vita con lei, e anche lei lo vuole, ma sento che c'è in me questo desiderio di sesso con un uomo che è molto forte sopratutto dopo un po' di giorni che non faccio l'amore.
Volevo su tale proposito sapere se mi potete consigliare qualche consulente di rapporti ad orientamento misto dove potermi recare con la mia ragazza. Io sono della provincia di Belluno ma andrebbero bene anche nelle zone limitrofe
Questo forse mi aiuterebbe a fare chiarezza su chi sono e su come comportarmi
Non siamo in una situazione a rischio
Separazione perché ci vogliamo bene ma non voglio arrivare a creare danno a lei
Da un certo punto di vista mi definisco un "bastardo" scusatemi il termine. Mi sento di averla imbrogliata 14 anni fa ma veramente mi ero innamorato di lei a suo tempo e per un attimo avevo pensato di non essere gay. Non mi sono messo assieme a lei per copertura ma perché la amo
Non so ancora spiegarmi come riesco ad avere rapporti sessuali molto appaganti pur sentendomi gay eppure ci riesco senza problemi e sono io che li richiedo sempre
Certo ci ho messo molto a dirglielo ma ci sono riuscito. Avrei dovuto farlo subito ma non è stato per niente facile. Ho sofferto molto per questa cosa e tutt'oggi mi sento ancora in colpa
Spero possiate aiutarmi e scusate per questa mail molto lunga e forse non molto chiara ma non è facile riassumere 14 anni di vita in poche righe 🙂
Grazie mille
Ho la possibilità per la prima volta di aprirmi esponendo dei fatti che continuano a tormentare le mie giornate.
Provo ad essere sintetico, ho avuto un rapporto con una persona del mio stesso sesso qualche anno fa ed è stato un rapporto di curiosità.
Una ragazza con cui mi sono iniziato a sentire poco dopo è venuto a saperlo e non l'ha presa molto bene.
La mia vita è andata avanti, senza troppi problemi a dire il vero.
Tutto questo nascondere, reprimere e non accettare inizialmente la mia bisessualità però mi ha portato al periodo più buio della mia vita.
Ho iniziato a non uscire di casa e a passare le mie giornate davanti allo schermo del computer fino al momento in cui mi sono innamorato di un ragazzo con cui mi sentivo tramite internet.
Quel ragazzo era molto più piccolo di me, aveva 15 anni e io 23, è stata una relazione esclusivamente epistolare ed era raro, nonostante sia capitato, di alludere a qualsivoglia aspetto sessuale.
Nel periodo in cui ci scrivevamo non ci siamo mai visti ( spero non mi giudichiate, non ho mai avuto alcuna relazione sessuale, ripeto non ci siamo mai visti e con questa persona è stato solamente : passatemi il termine amore reciproco ).
Dopo circa un paio di anni in qualche modo mi sono reso conto che era moralmente una situazione sbagliata sia per quanto riguardava la sua età, sia per quanto riguardava la situazione in generale, e sia per la piega che aveva preso la mia vita.
Quando l'ho capito mi sono distaccato completamente da questa persona e ad oggi ho chiuso tutti i contatti.
Sono stato male , per quasi un anno, seppur non avendo fatto niente mi sono sentito una persona sbagliata e non riuscivo a darmene una ragione.
Ora sto cercando di superare questo trauma, ho conosciuto una ragazza a cui mi sto affezionando però sono completamente bloccato, il mio passato mi perseguita e ho paura della sua reazione se dovesse venirne a conoscenza o ne dovessi parlare con lei.
Ho paura che non sia in grado di accettare la mia bisessualità, cosa che forse sto facendo anche io.
Vi ringrazio in anticipo e spero che mi possiate dare qualche consiglio, con affetto.
Vi espongo la mia situazione: sono felicemente fidanzata da 8 anni, sono bisessuale e ho sempre saputo di esserlo, tanto è vero che il mio compagno ne è a conoscenza e lo accetta tranquillamente, ne parliamo spesso. Anche io mi accetto come sono e non è mai stato un problema per me!
Il problema è che: anni fa io ho avuto una breve storia con un'amica. Ci siamo lasciate perché io non sentivo quella passione totalizzante che mi facesse pensare di portare avanti un progetto di vita insieme. Ora quest'amica si è fatta avanti di nuovo, dicendo che non pretende nulla da me ma che è ancora innamorata e che fantastica su noi due (me e lei come coppia). È venuta a trovarmi (viviamo lontane) e.. ho dovuto trattenermi diverse volte dal baciarla.. e da altro! Non credo di voler lasciare una storia seria e per me importante con il mio ragazzo, ma i sentimenti per lei ci sono... però mi chiedo.. Starò nascondendo i miei veri desideri? Ho solo paura di abbandonare la mia "comfort zone"? Come capirlo?
Scusate la lunghezza e grazie se mi saprete dare qualche consiglio..
Morena
vorrei esporvi il mio problema.
Sono fidanzata con un ragazzo da oltre 6 anni.. Le cose non vanno molto bene da parecchio tempo e nonostante sembra di vivere una sorta di convivenza tra amici, continuiamo a resistere.
Poco tempo fa ho conosciuto una ragazza. Lei è lesbica dichiarata e ci siamo trovate subito in sintonia. Abbiamo fatto diverse serate assieme ecc. .finchè una sera (dopo qualche bicchiere) ci siamo baciate. Il fatto è che la cosa non mi è affatto dispiaciuta, ora continuo a sentirla e a pensarla, ma non so cosa mi sta succedendo... consigli?
ps. complimenti per il sito
Mi chiamo Shari e ho 22 anni ( tra poco 23).
Innanzitutto vorrei ringraziarvi per il bellissimo e prezioso lavoro che portate avanti ogni giorno, vorrei ci fossero più persone come voi e più blog come il vostro! Ho scoperto il vostro blog da qualche mese ed è stato per me la fonte principale di sostegno in questo periodo.
Vi scrivo perché ho dei dubbi che mi assillano da qualche tempo e non so assolutamente a chi rivolgermi.
Da dove cominciare... Sono una bella ragazza, che è sempre stata circondata da moltissimi ragazzi e uomini (quindi convinta di essere molto ma molto etero, almeno fino a poco tempo fa) e che, sebbene la mia giovane età, ha fatto moltissime esperienze e ha avuto una sola storia seria.
Grazie ad un percorso e ad una analisi interiore molto difficoltosa ho deciso di prendermi un periodo di pausa da qualsiasi frequentazione per concentrarmi su me stessa e darmi finalmente quella attenzione e libertà che non avevo mai avuto.
La scintilla che ha fatto scattare tutta una serie di domande ( che in realtà ho scoperto essere in me già da prima, sebbene io non le avessi mai accolte) sono stati i mondiali di calcio femminile: sono rimasta folgorata da due ragazze ( dichiaratamente lesbiche). Ovviamente questo ha scatenato in me mille pensieri e molti puntini si sono uniti, molte cose si sono a me rivelate, come se prima fossero state sepolte da una fitta nebbia. Da piccola sono sempre stata un maschiaccio, e il calcio è stato lo sport della mia vita... Crescendo poi il mio fisico è diventato estremamente femminile, e la "mascolinità" che avevo è sparita quasi del tutto, almeno nel mio corpo, non tanto in realtà nell'animo. Una delle cose che ho ricordato poi, è che da quando ho scoperto la sfera sessuale, ho sempre avuto fantasie sulle donne che ovviamente si sono acuite sempre di più negli anni; quello che però ho sempre pensato è che fossero pensieri "normali" e che tutte le ragazze almeno una volta li avessero avuti. Sapete, la curiosità per l'ignoto e il proibito?? Quelle cose lì insomma...
A ciò, si è aggiunta una consapevolezza ancora piu importante che ancora non so bene come interpretare: con tutti gli uomini con cui sono stata, a parte due eccezioni, non ho mai provato un vero piacere fisico, non sono mai stata coinvolta fisicamente in modo davvero profondo e totale e non sono mai riuscita a lasciarmi andare del tutto... ( non mi è ancora chiaro se questo si un problema mio e ci sarebbe anche con una ragazza, o se sia legato solo all'esperienza con l'uomo in sé, credo di propendere per la prima però, anche se ciò mi ha un po' lasciata dubbiosa).
Nella mia vita mi è successo poche volte di trovare ragazze per cui provavo attrazione: forse una sola volta che ignorai del tutto e a cui non diedi peso. Un altro episodio indicativo invece successe alle superiori : ricordo di aver baciato di sfuggita una mia amica; al momento non mi provocó nessun turbamento, era stato solo per gioco, ma ora mi ritrovo a pensare a quello che provai dopo quel bacio e al mio atteggiamento nei suoi confronti... Ricordo di aver desiderato e sperato che accadesse di nuovo.
Anche qui, non so se fosse perché era la realizzazione delle mie fantasie o se fosse perché davvero volevo baciarla.
Un altro tassello da aggiungere è che io ho sempre trovato il corpo femminile incredibilmente bello e sensuale, e per strada mi sono sempre girata a guardare le belle ragazze così come i bei ragazzi; ma ho sempre pensato che fosse solo per ammirazione, e che mi piacessero loro perché non mi accettavo e amavo, cosa che può essere, ma ora non so più cosa sia vero e cosa no.
Potreste aiutarmi a fare un po' di chiarezza? Non so più cosa pensare e dopo tutto ciò che vi ho scritto, la domanda che mi sto ponendo da giorni e che chiedo a voi è : è possibile che io sia bisessuale? Io non so dare una risposta, non ho esperienza in questo altro "lato" delle relazioni sentimentali e mai avrei pensato di trovarmi in questa situazione.
Vorrei poter capire di persona queste mie sensazioni con esperienze dirette, ma poiché è un un mondo totalmente nuovo per me, non so dove poter conoscere ragazze con cui confrontarmi e che provano le stesse cose.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio e vi ringrazio infinitamente per l'ascolto, per il tempo che mi dedicherete e per tutto ciò che mi direte, sarà sicuramente prezioso!
Un abbraccio
Shari
mi ritrovo qui perchè sto impazzendo..
Lo scorso gennaio il mio ex (preciso che sono stata solo con lui nella mia vita e un rapporto sessuale con un ragazzo ma senza valore) mi ha lasciata dopo 15 anni.. una storia strana.
Una storia basata forse su una dipendenza reciproca, di lui che mi vedeva come quella debole da proteggere come un padre fa con la figlia (così ha detto), dove io non ero felice ma per lo meno ero in una zona di comfort oggi me ne rendo conto. Ho sempre avuto fantasie per le donne, attrazioni più che altro mentali , io non penso di sapere cos'è l'amore ma quelle forti emozioni, che ti levano il sonno, che poi per me diventano quasi delle ossessioni le ho provate solo per donne..
Ho sempre pensato fosse legato al fatto che avevo bisogno di ritrovare quella figura materna che dal lato affettivo mi è mancata..
fino a quando non mi sono imbattuta in una persona lesbica per la quale ho pensato che avrei rischiato..di espormi..
poi ho represso ma la storia con lui è finita.. anche perchè io ho tirato talmente tanto la corda che alla fine ha capito che non mi amava..
tre mesi fa mi iscrivo ad una chat lesbo, vedo una ragazza mi sconvolge il suo volto bellissimo.. ci chatto mi trovo bene. la invito a casa mia.. a cena.. da li un mese intenso .. dove credevo di stare sulle nuvole..
la prima volta con una donna.. non ho avuto problemi.. anzi.. mi è piaciuto..
poi di colpo ho avuto l'esigenza di allontanarla.. cioè lei era diventata il centro della mia vita e le mie cose non le portavo più avanti.. casa, problemi quotidiani, il semplice pagare le bollette..
ora mi manca .. ci siamo riviste diverse volte siamo state insieme a letto.. ed ora è come se mi mancasse più il suo corpo che la mia anima.. Perchè l'idea che stavo da 10 con lei poi si si sia spezzato qualcosa mi devasta?
Perchè nonostante tenti di dimenticarla non ci riesco?
Ci sto provando ma esco per strada e vedo la gente ridere e io mi sento incapace di instaurare una relazione normale ... dove riuscire a coniugare la mia vita personale a quella di un'altra persona che ho vicino..che vorrei avere vicino..
sarò destinata a star sola.. a non capire...probabile di si..
Intanto vi scrivo per ringraziarvi, so di essere bisessuale ormai da diversi anni e sono dichiarata (almeno con le persone più importanti per me), ma non mi sono mai sentita molto rappresentata o capita.. Anche da membri della comunità mi sono spesso sentita dire "lo fai per moda". Quindi grazie di darci voce e supporto.
Sono una ragazza di quasi 23 anni e sono fidanzata da 5 con un ragazzo. Lui è totalmente a suo agio con la mia sessualità, tanto da volermi accompagnare al mio primo pride. E qui i miei dubbi. Non sono mai riuscita a trovare il coraggio di andare al pride perchè mi sentivo "di troppo", avevo paura che avendo una relazione etero mi sentissi dire (come ho letto diverse volte) che non avevo un vero diritto di stare lì, subendo meno discriminazioni degli altri.
La mia domanda è: è giusto che io vada al pride col mio ragazzo senza sentirmi a disagio? Perchè siamo sempre così visti male (da etero o omosessuali)? Come faccio a far capire che il mio orientamento vale come gli altri e anche se amo il mio ragazzo, anche se stessi con lui per il resto della vita, non "tornerei etero"?
Grazie davvero. Un bacio.
Detto questo, i problemi non sono finiti, perché si sono bisessuale, sono fiero di esserlo, ma mi sento isolato, quasi ghettizzato, ovunque si sente parlare di omosessuali, ma mai di bisessuali come dei pansessuali. Quello che vi chiedo è, come avete fatto a superare le insicurezze(se ve le hanno fatte sorgere) legate a queste cose che ho detto poco prima, come avete superato il fatto che le persone in pratica ci dicono che non esistiamo e che ci sminuiscono?
Barbara
Sono un ragazzo di 19 anni che da un po' di tempo vive nel dubbio; ho sempre pensato di essere eterosessuale, dato che ho avuto sempre delle cotte per ragazze, anche se poi in realtà non mi è mai andata granché bene e non sono mai riuscito a mettermi con nessuno.
Da qualche mese mi piace da pazzi una ragazza che conoscevo già ma che fino ad ora non mi aveva mai attratto, ma tanto per cambiare è fidanzata quindi nulla...
E ora ecco la parte che mi ha fatto cadere nel dubbio: da circa un mese ho saputo che un ragazzo che era mio amico in passato si è dichiarato omosessuale, ed è proprio da quando ho saputo la notizia che in me è cominciata a crescere una sorte di interesse nei suoi confronti.
Nei giorni successivi ho cominciato a trovare attraenti anche altri ragazzi, cosa a cui prima non avevo mai pensato, ma nonostante ciò continuo ad avere il tarlo fisso dell'amico di cui ho parlato nel paragrafo precedente.
Un altro punto essenziale per capire bene tutta la faccenda è che per lui non provo che affetto e pochissima attrazione sessuale, lo stesso per tutti gli altri ragazzi; si tratta più che altro di voglia di affetto e di calore umano, mentre in contrapposizione resto attratto sia emozionalmente che sessualmente dalla ragazza di cui ho parlato all'inizio.
Quindi riassumendo, la domanda è: "Sono bisessuale?"
Resto in attesa di un vostro gentile riscontro,
Saluti
alla fine non ho domande particolari da fare , solo mi sento di nuovo (ho mai smesso?) in un periodo di turbine emotivo nonostante sia ormai assodato da quasi 20anni che sono bsx (anche se dichiarato ufficialmente a ben poche persone), nonostante sia in una relazione stabile (attualmente con una donna) alla fine mi sento sempre in fermento e leggendo l'articolo sul fatto che i bsx possono avere più problemi psicologici degli altri mi ci sono ritrovata! perché alla fine è da sempre che mi scontro con tutti i mondi e non trovo il Mio!
Devo ringraziare la serie TV the 100 che mi ha aperto gli occhi, avevo notato il fatto che guardassi anche le donne,ma non pensavo fosse possibile essere attratti da entrambi i sessi e avevo "archiviato" l'interesse come pura ammirazione. Poi ho capito nell'anno successivo di essere attratta dalla mia migliore amica e di esserci rimasta molto male quando lei ha deciso di tagliare i ponti (non perché io le abbia detto qualcosa , ma per altri motivi). Penso di essere molto confusa e non ne posso parlare con nessuno perché sono una persona molto timida e riservata e non vedo l'ora di trasferirmi lontano dalla mia famiglia per fare delle esperienze e capirmi meglio.... Intanto sto uscendo con un ragazzo che mi piace ma ho paura di fare coming out anche con lui e ho paura che mentirgli possa rovinare in qualche modo il nostro rapporto .
Insomma un disastro ahaha
Poi però non so cosa mi sia successo, ho avuto come una ricaduta totale e non riesco più a mandarla giù..io accetto tutti i membri della comunità LGBTQ+ però quando si arriva a parlare di me non ci riesco, continuo a chiedermi tutti i giorni "perchè sta succedendo a me" e non riesco ad uscirne.
Vorrei sperimentare ed essere me stessa, con tutto il cuore, ma nel paesino in cui sto tutti ti parlano alle spalle e sono sempre pronti a giudicarti.
L'ho detto a tre persone tra cui una è una mia cara amica di cui sono innamorata. Cosa posso fare per imparare ad accettarmi cosi come sono? Sto lentamente perdendo la speranza.
in realtà non ho domande da farvi, ma ricevere una risposta forse mi farebbe sentire meno sola nei miei turbamenti...
brevemente: ho quasi 39 anni, sposata da 12 e ho 2 bellissimi bimbi.
da un pò di tempo le cose con lui non vanno e sicuramente la mia bomba emotiva che è esplosa ha la sua colpa...
sono letteralmente andata fuori di testa per una mia collega coetanea... anche lei però sposata e con 2 figli....la conosco da 6 mesi ma da dopo natale è cambiato qualcosa ....mi sento tutti quei classici "sintomi" da adolescente innamorata.... farfalle nello stomaco, cuore impazzito, mi sudano le mani, mi tremano le gambe... non riesco a guardarla negli occhi quando mi parla... le scrivo ma non le ho mai dato nulla, cerco di sfogare la mia voglia di averla vicino, scrivendole...
da qualche mese inoltre sto andando in terapia da una psicologa a cui non ho ancora avuto il coraggio di parlarle di Lei...Sara.
solo il nome mi fa venire i brividi...
sono disperata, la sera piango, no dormo e penso a lei, di giorno.. sempre.
vorrei chiederle di uscire, instaurare almeno un'amicizia ma per ora non è andata come speravo....
è facile dire "non ci pensare, lascia stare che è meglio"me lo ripeto spesso... ma Lei c'è.. fissa nei miei pensieri...
insomma sto attraversando una bufera... ma stavolta ne uscirò con le ossa rotte lo so.. lei sicuramente non ricambierà...
non so cosa chiedervi se non comprensione.
grazie per l'attenzione.
Annalisa
P.s.: siamo entrambi abbastanza gelosi, e io nonostante ci abbia voluto provare, penso di potermi definirmi con certezza eterosessuale, ma aperta a tutto... nella vita non si sa mai !