L’11 ottobre di ogni anno, dal 1988, si celebra in molti paesi del mondo il Coming Out Day.
Lo psicologo Robert Eichberg e l’attivista Jean O’Leary decisero di creare questo evento perché erano convinti che tutte le forme di omofobia prosperassero nelle situazioni di silenzio e ignoranza, ma che una volta che tutti avessero saputo di avere amici, familiari o conoscenti omosessuali nessuno avrebbe più potuto essere omofobo.
Istituendo una giornata dedicata al CO, i due attivisti speravano dunque di convincere tutti gli americani omosessuali a dichiararsi con i propri cari con uno scopo sociale e politico: cambiare la mentalità delle persone.
In quel periodo ovviamente la bisessualità e la pansessualità non venivano neanche prese in considerazione, ma negli anni per fortuna le cose sono cambiate e il coming out day è considerato un momento importante per tutta la comunità LGBT+.
Tutti noi dobbiamo infatti fare i conti con la scelta di esporci o, come si suol dire, rimanere in the closet.
Ma come viene vissuto davvero il CO? Quali paure porta con sé? Quali gioie? Come lo facciamo e con chi? Quando ci nascondiamo o evitiamo di dirlo? Quando invece lo vorremmo urlare al mondo?
Noi di bproud, il b-team al completo, oggi vi vogliamo raccontare cosa rappresenta per noi questo momento e come lo viviamo dentro il nostro cuore.
Proseguite nelle pagine per vedere i vari significati per Leo, Francesca, Silvia e V.
Buon Coming Out Day 2017 a tutt*!