È passata una vita dall’ultima volta che ho scritto su questo blog… Nel frattempo sono successe talmente tante cose che racchiuderle tutte in poche righe sarebbe impossibile, non tanto per i fatti in sé ma per le emozioni che ogni cambiamento – o mancato cambiamento – ha comportato dentro di noi.
Nell’ultimo articolo accennavo ai problemi di salute di Silvia, che per fortuna si sono risolti per il meglio. Superato quel momento, sempre prese dalla nostra situazione lavorativa più che precaria, abbiamo incanalato tutte le nostre energie in un nuovo progetto: trasferirci all’estero e aprire una nostra attività a Berlino. Dopo mesi di preparativi e di ricerche, quando tutto sembrava filare liscio, abbiamo fatto un’amara scoperta: il sistema sanitario è stato riformato nel 2007 e ora è prevalentemente privatizzato, come in America. Risultato: costi fissi troppo alti. Quindi addio progetto, addio sogno di una nuova vita in un altro paese, che soprattutto sul fronte dei diritti LGBT è senz’altro più avanti del nostro.
Dopo i primi momenti di sconforto – anche se in realtà dobbiamo ancora riprenderci del tutto dallo shock – abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e accettare la realtà, cercando per quanto possibile di capire se c’è un motivo per cui dobbiamo rimanere ancora qui.
Tra le altre cose, il pensiero è volato a Bproud. Anche se per molto tempo abbiamo trascurato questo blog, non aggiornandone i contenuti, non abbiamo potuto fare a meno di notare che le visite continuano a essere costanti. Ci sono tante persone che, magari per curiosità o perché arrivano qui per vie traverse, continuano a leggerci e a scoprirci.
A queste persone, a voi che leggete, voglio dire grazie di cuore, perché in un momento in cui niente sembrava avere più senso, l’idea che ci fosse ancora così tanto da fare e da dire per far capire cos’è davvero la bisessualità ci ha dato la sensazione che in qualche modo stiamo comunque facendo la nostra parte per rendere il nostro paese un pochino migliore. È solo un tassello, ma in un momento sia storico sia personale così cupo e difficile, sentire che siamo un po’ utili è davvero prezioso.
Quindi si ricomincia da qui.
E ricomincio col dire che ho avuto una piccola, grande soddisfazione: un paio di settimane fa sono stata chiamata dal Gruppo Scuola dell’Arcigay a replicare la “lezione” sulla bisessualità che avevo tenuto l’anno scorso in maniera molto informale e “pionieristica” – visto che in quel momento stavo seguendo io stessa il corso di formazione 🙂
È davvero una bella soddisfazione, non tanto personale, quanto per essere riuscita a far capire che la bisessualità ha una sua dignità all’interno del movimento LGBT e proprio per questo merita di essere conosciuta e capita.
Nel nostro piccolo, io e Silvia continuiamo a cercare di parlarne ogni volta che se ne presenta l’occasione, e capita più spesso di quanto si possa pensare!
Speriamo di avere al più presto a disposizione altri spazi e momenti per portare avanti questo progetto.
Continuate a seguirci!
Un abbraccio,
F. e S.