George Gordon Byron, poeta

Il Bpeople di oggi è dedicato a George Byron, conosciuto soprattutto come Lord Byron. Nato nel 1788 a Londra, è stato un poeta e politico inglese ed è considerato uno dei massimi esponenti del Romanticismo.

George studiò alla Harrow School, dove si distinse per la sua passione per la lettura e anche per il suo carattere peperino. In seguito frequentò il Trinity College di Cambridge ed è qui che incontrò alcuni tra coloro che poi furono i suoi più cari amici e innamorati. In questo periodo iniziò a dedicarsi alla poesia e auto-pubblicò, infatti, un primo volume: Fugitive Pieces, non a suo nome però. Byron ripudiò per ben due volte questa sua prima opera.

Nel 1809 partì per il Grand Tour, un’esperienza quasi obbligatoria per le persone aristocratiche del tempo. Quando ritornò in patria furono tempi duri: morì sua madre e poi seppe della scomparsa di due persone a lui molto care tra cui John Edleston, una cotta scolastica. Dedicò infatti a lui delle intense liriche.

Nel 1812 iniziò a partecipare alla Camera dei Lord e in seguito venne pubblicato Childe Harold’s Pilgrimage, un poema che ebbe molto successo perché riuscì a trasportare per iscritto uno dei temi più in voga del momento: i viaggi. Inebriato da questo successo, produsse con molta continuità svariate novelle orientali in versi, chiamate racconti turchi.

Più il suo successo aumentava, più George iniziava ad avere un atteggiamento freddo e sprezzante. Aveva una personalità volubile e questo era percepibile anche dai suoi scritti. Lui stesso usò queste parole per descriversi: “Sono così mutevole. […] Sono un così strano miscuglio di bene e male, che sarebbe alquanto complesso descrivermi.”
Grazie a questa sua attitudine iniziò ad essere preso in considerazione nel gran mondo e iniziò anche a intraprendere avventure amorose, ad esempio con Caroline Lamb (che descrisse poi Byron come “pazzo, cattivo e pericoloso da frequentare”) e la sorellastra Augusta, da cui ebbe una figlia e per mettere a tacere questo scandalo, si sposò con Anne Isabelle Milbanke. Rapporto che naufragò quando Byron riprese i rapporti con Augusta.

Le ipotesi sulla sua bisessualità iniziavano a prendere piede negli ambienti di allora, per poi essere confermate anche in testi critici e scientifici. Per questo motivo, fu accusato di incesto, adulterio, omosessualità, sodomia, amore libero e queste furono le basi della crescita dello sdegno dell’aristocrazia londinese nei suoi confronti.

Nel 1824 si trasferì a Missolungi, dove morì, probabilmente in seguito a febbri reumatiche, il 19 aprile. Vicino a sé teneva il manoscritto dell’incompleto XVII canto di Don Juan.
Il suo corpo fu riportato in Inghilterra e tumulato nella chiesa di St. Mary Magdalene a Hucknall Torkard. Il funerale fu composto da un corteo interminabile di 47 carrozze, addobbate a lutto ma tutte vuote: fu l’ultima vendetta dell’aristocrazia verso George.
Il suo cuore fu sepolto invece a Missolungi.

 

“Vi è un piacere nei boschi inesplorati
e un’estasi nelle spiagge deserte,
vi è una compagnia che nessuno può turbare
presso il mare profondo,
e una musica nel suo ruggito;
non amo meno l’uomo ma di più la natura
dopo questi colloqui dove fuggo
da quel che sono o prima sono stato
per confondermi con l’universo e lì sentire
ciò che mai posso esprimere
né del tutto celare.”

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