Giochiamo “queer”? Idee su attività per bambini “fuori dai binari”

Avete mai pensato, da genitori, fratelli maggiori, tutori, insegnanti (che lavorano in ambienti “illuminati”), babysitter, animatori, zii, amici del cuore, nonni di proporre delle attività ludiche un po’ diverse dal solito? Siete stanchi dei soliti “rosa femminuccia” e “azzurro maschietto”? Un’educazione orientata al rispetto delle differenze parte anche e soprattutto da qui. Scopriamo insieme un paio di attività e vediamo come possiamo, in modo semplice e divertente, uscire un po’ dai soliti binari e stimolare delle conversazioni interessanti senza essere “pesanti”

Il Gioco della Vita

Questo è uno dei giochi da tavolo che piace di più sia ai miei studenti che ai miei bimbi. Non è un gioco recentissimo, tutt’altro, ma le nuove versioni sono divertenti e non annoiano mai. In cosa consiste? Devi arrivare alla fine del percorso “di vita” con quanti più soldi possibile (ovviamente!) così da poterti assicurare una comoda pensione. Durante il percorso dovrai fare delle scelte che condizioneranno la tua vita, dagli studi alla carriera, dai figli alla casa e così via. Per quanto certe scelte siano preferibili per guadagnare di più (tipo fare figli: più ne hai più soldi ti vengono dati. E’ decisamente un gioco!) c’è il modo di variare queste scelte per creare un mondo più inclusivo e sfaccettato che, dopo gli iniziali imbarazzi, può far divertire e pensare. Cominciamo dall’inizio: la scelta del personaggio. Se sei una femmina c’è il personaggio rosa se sei un maschio blu. Io faccio scegliere personaggi del colore preferito e lascio quindi liberi i bambini di sceglierli anche di sesso diverso rispetto al proprio. Non sono mancate le bambine che hanno scelto il personaggio blu perché “io mi sento più maschiaccio” ma è più raro l’inverso, cioè maschi che scelgano il rosa. Non ci stupisce e, anche da qui, può nascere lo spunto per una breve conversazione in merito.

Tra le scelte “alternative” che propongo ci sono: non sposarsi, sposarsi con persona della stesso sesso, convivere con amici, convivere con fidanzato/a, non fare figli, non farli ma adottarli, adottarli insieme al migliore amico e/o amica, prenderli in affido ed educarli insieme alla famiglia di origine, non laurearsi, prendere due lauree, cambiare lavoro anche in tarda età ecc. Le combinazioni sono tante e tutte divertenti e le conversazioni che ne scaturiscono sono interessanti!


Indovina Chi? In versione inclusiva

Propongo due versioni di questo gioco, una più impegnativa nella preparazione ma più divertente e una meno impegnativa ma più classica.

La prima è “Indovina Chi? Live” e va benissimo ad ogni età dai 5 anni in su. Prima di proporlo bisogna avere a disposizione un po’ di vecchi vestiti ed accessori. Per chi può anche cappelli, occhiali, gioielli di bigiotteria, parrucche e baffi finti (questi ultimi si possono anche solo disegnare o acquistare da Tiger per pochi euro, anche di carta ).

Si sceglie un bambino che dovrà indovinare il personaggio misterioso e alcuni altri (il numero è a piacere) che fanno i personaggi. Si fanno mettere tutti in fila, uno accanto all’altro, davanti al bambino che deve indovinare, ognuno vestito e agghindato come meglio crede. Più si è colorati più ci si diverte! Invitate i bambini a vestirsi liberamente con gli abiti che preferiscono, senza prestare attenzione al vestito “da maschio e da femmina” e senza condizionarli nella scelta. Il gioco poi procede con alcune modifiche rispetto all’originale visto che la finalità è il travestirsi stravolgendo gli stereotipi e non la gara vera e propria: voi sceglierete il personaggio “misterioso” che resterà segreto e il bambino vi farà domande la cui risposta può essere solo sì o no. In base alle vostre risposte il bambino dovrà indicare e “buttar giù” i personaggi esclusi a cui verrà chiesto di abbassarsi o di sedersi. L’ultimo personaggio rimasto sarà quello misterioso!

Per l’altra versione di questa attività dovete avere a disposizione il gioco da tavolo di Indovina Chi? In base alle singole scelte, questo è un gioco che si può proporre solo in ambienti veramente “illuminati” o a ragazzi più grandi, ma è divertentissimo e le combinazioni sono infinite. Consiglio l’utilizzo, se possibile, della versione più recente del gioco che propone uomini e donne in numero pari e molta più mescolanza di etnie rispetto al precedente. Per ogni gruppo di personaggi aggiungiamo ulteriori caratteristiche che non siano semplicemente quelle fisiche: va all’università? Parla il cinese mandarino? E’ bisessuale/pansessuale/gay/trans? Studia all’estero? Ha un figlio piccolo? Fa volontariato?
Le possibilità sono tantissime. La cosa importante è attribuire la stessa caratteristica “extra” a più persone e non solo ad una che altrimenti sarebbe troppo facile da indovinare. Invitate i ragazzi a proporre loro stessi queste aggiunte e segnatele su un foglio così da non dimenticarle e farle diventare una caratteristica fissa dei personaggi. Il gioco poi procede esattamente come l’originale.

E, a proposito di Indovina Chi?, ho trovato questo link molto interessante che propone una nuova versione tutta al femminile. Qualcuno di voi l’ha provato?


Lettura animata

Per chi ama la lettura animata e ha modo di procurarsi alcuni titoli interessanti, le attività di “storytelling queer” sono un’ottima alternativa alle solite storie ormai trite e ritrite. Potete trovare alcuni consigli qui o chiedercene altri anche su come organizzare piccoli eventi di lettura, attraverso i nostri canali social. Sono occasioni di confronto straordinarie e vedrete subito che i bambini sanno essere le creature più aperte del pianeta. Accettano, capiscono e anche quando chiedono le domande scaturiscono da una genuina curiosità che raramente nasconde una critica.

Allora, chi ha il “coraggio” di provare? Fateci sapere come è andata!

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