La mia storia è che ho 40 anni e non mi interessa che le persone sappiano o non sappiano. Se capita, ne parlo.
Sono sempre stata eterosessuale, o forse, o meglio, sono sempre stata bisessuale ma non lo sapevo… Finché non mi è capitato. Una bella scoperta! E che mondo mi si è proiettato davanti, nella forma di una ragazza a vent’anni.
È vero che per molt* (tutt*?) sei passata dall’altra parte, quando invece non sei passata da nessuna parte. Sei sempre lì dov’eri, sei sempre tu. Non esiste da questa parte e dall’altra parte, ma immagino che per qualcun* o per la maggioranza questo sistema dicotomico sia più facile per “mettere ordine”. In fondo è così che funziona il nostro pensiero, per categorie di opposti: bianco/nero, caldo/freddo, uomo/donna.
E beh, no! Mille sfumature nel mezzo, in un continuum…
Dopo aver avuto due relazioni con due donne (non allo stesso tempo!?) ed essere stata considerata lesbica, sono stata con un uomo. Ridiventando magicamente etero. È vero che è come se una parte di quello che sei venisse ogni volta cancellata (dagl* altr*).
Sono sposata con un uomo e lui sa che mi piacciono le donne, come gli uomini. Le mie figlie, ancora piccole, sanno che ho avuto delle fidanzate, sanno che si possono amare o uomini o donne o uomini e donne.
Non che faccia discorsi e lezioni a tavola, ma parlo naturalmente di quello che ho vissuto.