Tempo fa ho letto l’articolo di Zachary Zane “Bisexuals Are Plagued by Stereotypes” che voleva, con le migliori intenzioni, liberarsi del buonismo imperante.
Quando si parla di supporto verso la comunità bisessuale, infatti, noi attivisti (virtuali e non) tendiamo a cogliere le mele buone e gettare le marce.
Per difenderci dagli stereotipi che ci appioppano, finiamo col cadere in contro-stereotipi beceri.
Mi spiego: tutti siamo consapevoli (per aver subito pregiudizi quelle 676, se non 4227, volte) di cosa dicono di noi bisessuali; go for the list:
- SIAMO patiti delle cose a tre
- SIAMO traditori seriali
- SIAMO incerti o indecisi
- SIAMO nel mezzo di una fase
- SIAMO nascosti dietro l’etichetta Bi perché non accettano la nostra omosessualità
- SIAMO ingordi
- SIAMO per i rapporti “una botta e via senza impegno”
Il problema è che davvero ALCUNI bisessuali sono così e (fossero anche la maggior parte) ce ne facciamo una ragione senza giudizi e moralismi. Dei bisessuali “difettosi” cosa ce ne facciamo? È giusto includerli e non rinnegarli. Legittimo e nobile. L’articolo finiva poi con: “what’s real is never always positive” (ciò che è reale non sempre è positivo). Al di là del giudizio che comunque si nasconde dietro all’aggettivo “positivo” e “negativo”, qualcosa non mi tornava. Anch’io sono d’accordo sul fatto che non tutti i pregiudizi sui Bi sono infondati, ma c’è veramente un rapporto di causa-effetto? O è il punto di vista che fa la differenza? Oppure bisognerebbe parlare di PERSONE bisessuali che presentano comportamenti che possiamo considerare esecrabili?
Una storia di corna all’interno di una coppia di donne bisessuali non è una storia di bisessualità stereotipata, è una storia di persone che mettono le corna (proprio come in qualsiasi orientamento sessuale).
Il coinvolgimento della bisessualità nella trasmissione dell’HIV al mondo etero negli anni ’70 è la storia di individui traditori seriali che non usavano precauzioni non di bisessuali traditori seriali untori.
La percentuale di bisessuali che mente sul proprio orientamento, non dimostra che i bisessuali sono tutti indecisi o cripto omo, dimostra solo che gli orientamenti diversi da quello etero sono ancora ben lungi dall’essere accettati in toto dalla società.
Penso che nessuno di noi sia così naive da rifiutarsi di parlare anche degli aspetti meno “nobili” della comunità B+ invece che sempre e solo di quelli che buonisticamente vorremmo che ci rappresentino. Perché, diciamocelo: mica siamo dei santi… o mica lo siamo sempre stati…
Ogni tanto qualcuno rivendica il diritto di non dover dimostrare di aderire a determinati standard etici sia negativi che positivi; perfetto, niente da dire! Nessuno dovrebbe essere intrappolato dentro ad uno stereotipo, di qualsiasi tipo sia.
Così, ad esempio, non è necessario che io parli di poliamore e monogamia in bisessualità, se non come in una qualsiasi altra comunità (etero compresa). Ma l’articolo di Zane suggeriva che, rifiutare di aderire a stereotipi, si traduce nel diritto ad essere un “bad bisexual”… Mah…
- quando manchi alla fiducia del partner
- quando fai di tutto per essere al centro dell’attenzione fregandotene dei sentimenti altrui
- quando imponi il sesso a tre ad un partner che non lo desidera
- quando fai violenza a qualcuno
non sei né un bisessuale “ortodosso” né un bisessuale “controcorrente”: sei una persona di MERDA! E non credo sia accettabile rivendicare il diritto di essere una “bad person”.
Orientamento sessuale, pratiche sessuali (con o senza protezione) e onestà (fedeltà e infedeltà) – non sono insiemi identici. Tradire, come fare sesso non sicuro essendo portatore di HIV, o fare violenza sono tutte cose che non hanno a che fare con nessuna minoranza o maggioranza sessuale – o con tutte!
Se parliamo di difendere i diritti, l’uguaglianza, la visibilità di una parte del popolo LGBT+ allora TUTTI hanno diritto di essere protetti dalla propria minoranza sessuale come comunità di rappresentanza, nessuno escluso, qualsiasi sia la valutazione positiva o negativa che possiamo dare sul comportamento.
Ma se dobbiamo difendere valori da perpetuare, se decidiamo che questo possa essere lo scopo di una comunità che difende diritti, inclusività, uguaglianza, apertura mentale e antistigmatizzazione allora NON POSSIAMO avallare comportamenti come il mentire, il mancato uso di protezione in caso di sieropositività, la violenza. Qualsiasi sia lo stereotipo al quale vogliamo o ci rifiutiamo di aderire.
Any way, visto che in Bproud non abbiamo paura di niente aspettatevi un mio pezzo sul threesome!
B yourself!