Qualche tempo fa abbiamo scritto un nostro post proprio sul poliamore basato sulla mia personale esperienza di vita. Trovare l’articolo di oggi e leggerlo è stato un po’ come tornare indietro nel tempo e ripensare alle decisioni prese e a quelle non prese. Se da una parte, come già precisavo nel post, la comunicazione tra le parti è fondamentale, per far sì che una relazione aperta funzioni ci sono anche tanti altri passi da compiere, soprattutto su se stessi. In questo articolo dell’attivista americano Zachary Zane, scopriamo i quattro errori che è meglio non fare quando si decide di “aprire la coppia”.
Buona lettura,
Traduzione di Anna; Revisione di Francesca
Vivere insieme al mio ragazzo, sua moglie e la ragazza di sua moglie ha creato spesso situazioni da vera tragedia greca. Probabilmente trasferirsi nel loro piccolo appartamento dopo solo cinque mesi dall’inizio della mia relazione con lui non è stata la più saggia delle decisioni, ma ero giovane, innamorato e volevo davvero dare una chance alla mia prima relazione “eticamente non monogama”, finendo per fare un bel po’ di errori.
“Non monogamia etica” è un termine ombrello che indica qualsiasi tipo di relazione non monogama (con il pieno accordo di tutte le parti coinvolte NdT), incluso il poliamore (l’avere più di un partner con cui si è seriamente impegnati), le relazioni aperte (avere rapporti sessuali con altre persone al di fuori del ménage principale, con la piena approvazione del tuo partner) e altro ancora.
Ingenuamente avevo cominciato ad affrontare questa esperienza con la certezza che una sana forma di comunicazione e dialogo avrebbero risolto qualsiasi problema (non è quello che dicono sempre i terapisti?). Se da una parte questo aspetto è necessario, la comunicazione è solo il primo passo per affrontare una relazione poliamorosa o aperta che funzioni e ci sono probabilmente altri 50 passi da fare dopo.
La ricerca indica che ci sia un crescente interesse per le relazioni aperte e si stima che il 4 o il 5% della popolazione degli Stati Uniti sia poliamorosa o coinvolta in altri tipi di relazioni eticamente non monogame. Un altro rilevante 20% di persone ha quantomeno tentato la non monogamia etica in un periodo della propria vita.
Se anche tu sei una persona moderna che si vuole cimentare con poliamore, relazioni aperte e altre forme di non monogamia etica, io sono con te. Dio solo sa quanti errori ho fatto durante la mia esperienza poliamorosa; il principale, e quello che poi alla fine ha portato alla rottura, è stato il considerare il mio ragazzo come un migliore amico con cui andavo a letto invece di un partner con cui avere una relazione impegnata.
Quindi tranquillo, tu non sarai così stupidamente impreparato come lo sono stato io, visto che ho contattato degli esperti in relazioni eticamente non monogame per avere alcuni consigli. Ecco quattro errori che di solito facciamo e il modo per evitarli:
1) Non focalizzarti abbastanza sul tuo partner principale
“Nessuno vuole sentirsi non desiderato o non amato, specialmente in una relazione” – dice Daniel Saynt, fondatore di NSFW, un club privato che offre esperienze educative relative a relazioni, intimità e desideri – “se sei arrivato al punto in cui il tuo/a partner è sereno al pensiero di aprire la relazione, è importante considerare sempre lui/lei come la tua priorità, non gli altri partner con il quale trascorri del tempo”.
Specialmente nelle fasi iniziali della relazione aperta, la frenesia al pensiero di fare sesso con persone nuove può influenzare il modo in cui tratti il tuo partner. Può facilmente sembrare che ti importi più di questi incontri occasionali che della coppia. “Con il passare del tempo, gli incontri occasionali possono perdere parte del loro fascino e potresti sentire il bisogno di avere un legame emozionale con le persone con le quali fai sesso.” – spiega Saynt – “Quando senti che il legame emotivo con un partner secondario è più importante di quello fisico, potresti trovarti all’inizio di una relazione poliamorosa.”
Non c’è nulla di male se succede ma è necessario mantenere i canali di comunicazione ben aperti per evitare di ferire il tuo partner principale. “Essere poli va benissimo, così come è ok essere aperti. Non è invece ok mantenere il segreto su quale dei due tu voglia essere”.
2) Evitare di parlare del futuro
“Molte persone mescolano il concetto di relazione aperta con quello di relazione a breve termine, quando non vogliono dire la stessa cosa e vanno gestite in modi diversi” – spiega Anne-Laure Le Cunff, ricercatrice non monogama e fondatrice di Ness Labs. “E’ necessario che tu e il tuo partner siate sulla stessa linea d’onda; ecco perché dovreste rispondere insieme ad una serie di domande: quali sono i vostri piani per il futuro? Pensate di volervi sposare un giorno? Avere dei figli?” – chiede Le Cunff.
Anche quando vivevo con il mio ragazzo (e il resto della comitiva poli), non ho mai pensato a noi come ad una relazione a lungo termine. E infatti è questo il motivo per cui ci siamo lasciati. Lui mi ha chiesto: “Ti vedi insieme a me finchè morte non ci separi? Perché io vorrei stare con te per sempre”. Onestamente non avevo mai pensato alla nostra relazione come qualcosa di proiettato nel futuro perché pensavo che essendo lui sposato non saremmo poi andati tanto lontani. Alla fine ci siamo lasciati perché gli ho detto la verità: se da una parte lo amavo, dall’altra non mi vedevo insieme a lui per sempre.
3) Aprire la relazione per le ragioni sbagliate
“Alcune coppie pensano che aprire una relazione a rapporti sessuali con altre persone faccia ritrovare vigore ad una relazione che sta attraversando un momento difficile” – dice Cynthia L. Dougherty, coach relazionale e scrittrice.
“Essere in una relazione aperta richiede fiducia, comunicazione costante, comprensione e compromessi. Se questi elementi della tua relazione non sono già forti di loro, aprirsi ad altri partner diventa come gettare benzina sul fuoco. Aprire una relazione non può essere un modo di colmare un vuoto dentro di voi né un modo di negare i problemi o di gestire una problematica della coppia a livello intimo”.
Anche Saynt è d’accordo, notando che le coppie spesso hanno questo tipo di conversazione solo dopo aver tradito. “Succede troppo spesso. Sei fuori con gli amici, incontri qualcuno che ti piace molto e ci vai a letto. Ti senti in colpa e così cerchi di avere una conversazione con il tuo partner sulle relazioni aperte, così da ridurre il tuo senso di colpa”. Questo non è il modo di affrontare l’argomento. Se volete davvero esplorare la strada della relazione aperta è necessario parlarne prima e spesso. “Cercare di convincere il proprio partner dopo il fatto è una forma di coercizione e porterà solo a risentimento e mancanza di fiducia” – dice Saynt.
4) Condividere troppi dettagli (o troppo pochi) sugli incontri occasionali
“Noi non omettiamo dettagli sui partner con cui facciamo sesso per evitare che l’altro si senta tenuto all’oscuro” – dice Saynt parlando della sua relazione – “ma abbiamo anche una regola sul condividere troppo. Sono contento che il mio/la mia partner principale abbia modo di fare esperienze con altre persone ma con il tempo ho capito che sapere ogni singolo dettaglio dei loro incontri mi faceva star male”.
Definire nel dettaglio quante informazioni ti piacerebbe condividere è una priorità che va discussa prima di aprire la coppia. “Un errore comune che fanno coloro che sono ai primi passi nella coppia aperta è il non trovare un equilibrio, elemento che purtroppo può creare problematiche all’interno della relazione” – aggiunge Dougherty.
“L’aspetto basilare che consente di far funzionare qualsiasi tipo di relazione aperta è, appunto, l’essere aperti, onesti, rispettosi e collaborativi” – conclude Dougherty. “È il trovare l’equilibrio che esprima chiaramente al tuo partner che la presenza di altri non diminuisce l’amore e l’attrazione che avete l’uno/a per l’altra/a. ”