Questo articolo risale allo scorso settembre, ma vale la pena dargli un’occhiata…
Tratto da Giornalettismo.com
23 settembre 2009
Per il secondo anno consecutivo si è celebrato ieri a Madrid il giorno della bisessualità. Ma i pregiudizi sono duri a morire anche in un Paese dalla ferrea laicità.
“Senza informazione, senza visibilità, la società non riesce a superare gli stereopiti e i pregiudizi che portano alla discriminazione verso le persone bisessuali. Noi esigiamo il nostro spazio per poter vivere il nostro orientamento in libertà”. Chi parla è Montserrat G. Silván, coordinatrice dell’ area Bisessualità del FELGBT. Dopo i gay, le lesbiche e i transessuali vengono i bisessuali. L’ultima delle minoranze sessuali rivendica la propria esistenza e chiede di essere riconosciuta e trattata con normalità.
100% BISESSUALE – A sessant’anni dalla scomparsa di Sigmund Freud, l’ILGA (International Lesbian and Gay Association) ha stabilito che il 23 settembre di ogni anno, a partire dal 1999, si celebra la giornata della bisessualità. Il fondatore della psicoanalisi fu infatti il primo a trattare il tema nei suoi studi. Questa edizione, è stata definita dalla Federazione Nazionale di lesbiche,gay, transessuali e bisessuali come Anno della Educazione alle Diversità Affettivo-sessuali puntualizzando quindi la necessità di parlare di orientamento sessuale includendo anche la bisessualità. Tra le iniziative intraprese dalle varie organizzazioni della FELGBT, spiccano quelle realizzate dalla Associazione Universitaria Arcópoli che nella piazza Tirso de Molina, a Madrid collocherà uno stand informativo con il motto 100% bisessuale e fa suo ironicamente il tipico slogan utilizzato sia dagli omosessuali che dagli eterosessuali.
E GLI SPAGNOLI ? – “Cos’è la bisessualità ?” –chiede Maria tra le 41 pagine di commenti nello spazio Forum dedicato all’ iniziativa, e Azrael Keroak – “ e perché non considerare la bisessualità come un tipo diverso di eterosessualità ?Un omosessuale è più considerato perché ha una sessualità chiara” -e Lucas- “i bisessuali si sentono discriminati sia nel mondo gay che in quello etero che li considerano una sorta di traditori per mantenere relazioni con entrambi i sessi opposti”. E c’è chi come Petronio vede nella ostentata ipersensibilità la miglior dimostrazione della falsità delle supposte persecuzioni : “da quando i perseguitati organizzano manifestazioni rumorose e inviano note indignate alla stampa ?”.
COMINCIAMO DALLA SCUOLA – Durante la manifestazione verranno simulate delle lezioni in aula dove gli alunni copieranno dieci volte frasirelative ai più comuni pregiudizi sulla bisessualità che convivono nelle scuole spagnole, come richiesta per una educazione alla diversità sessuale veramente libera dagli stereotipi. Proprio per questo Arcópoli firmerà una petizione con altre associazioni, nella quale denuncerà la situazione delle persone bisessuali che soffrono di bifobia con tanto di cifre che fanno riferimento all’ assenza di questo orientamento sessuale nell’ educazione, in particolare nel Programma di Educazione della Cittadinanza.
E NOI ? – Inutile dire che ieri in molti Paesi sventolano le bandiere della comunità bisessuale, formate da tre strisce orizzontali di colore magenta, lavanda e blu. Regno Unito, Germania, Danimarca, Norvegia, Svezia, Australia, Canada, Giappone e Nuova Zelanda sono i paesi che con maggiore continuità danno importanza a questa ricorrenza. In Italia però, nessun pride di questo genere è mai stato organizzato. E figuriamoci.