E dopo il solito appuntamento con la nostra rubrica di LezPop (qui trovate l’ultimo numero!), vi ricordiamo un altro appuntamento importante.
Sabato, ovunque voi siate, sicuramente troverete una piazza vicino a voi!
Di cosa stiamo parlando? Di #SVEGLIATITALIA.
Non sapete cos’è?
Ve lo spieghiamo subito.
La prima volta era il 1986. Sono passati 30 anni. Di volte ce ne sono state altre 45. Stiamo parlando di proposte di legge per le unioni civili, per far sì che le coppie dello stesso sesso abbiano gli stessi diritti delle coppie di sesso opposto. Perchè se io mi ammalo gravemente Francesca non può entrare in ospedale a trovarmi perchè non è una mia parente. E se lei muore, visto che l’affitto è intestato a lei perchè è l’unica con un contratto a tempo indeterminato, io non sono nessuno e mi ritrovo per strada. E questi sono solo due dei mille esempi delle complicazioni che noi abbiamo nella nostra quotidianità, per il semplice fatto che la nostra coppia non può essere riconosciuta in modo legale.
A fine mese, per la prima volta nella storia di questo paese, forse davvero si arriverà a votare una di queste 46 proposte di legge.
Che però, ancora una volta, non va bene. Ancora una volta è sbagliata. Perchè, così dicono, vuole permettere l’adozione.
Vuole permettere la stepchild adoption intanto e non l’adozione. Che (purtroppo) è una cosa diversa.
Significa che se per caso Francesca avesse avuto un figlio e il padre non ci fosse più, io avrei potuto adottarlo. Dopo quasi 9 anni di cure, tra cui portarlo a scuola, alle attività sportive, crescerlo e occuparmene, come un genitore qualsiasi.
Questa figura esiste di già, si chiama genitore sociale, ed è riconosciuta in tutte le sue forme e peculiarità a prescindere da chi sia la persona che svolge quel ruolo. Può essere anche un nonno. E in casi di abbandono da parte del genitore biologico e presenza di un genitore sociale e possibilità quindi di adozione, il bambino viene dato al genitore sociale poichè gli viene riconosciuto il suo valore affettivo ed educativo, ovvero il fatto che è una risorsa essenziale per il benessere psico-fisico del bambino.
Sono quindi tutte balle quelle che cercano di raccontare sul fatto che la famiglia vera è quella naturale e lo sanno molto bene anche loro, ma non lo vogliono ammettere.
Ma continuano a mettere i bastoni tra le ruote e la lotta in parlamento sarà durissima. Stanno bombardando i senatori di mail per convincerli a votare contro il ddl.
Per questo sabato in tutte le piazze d’Italia (ad oggi le piazze sono 80!) ci sarà una manifestazione corale a cui tutti siamo invitati a partecipare per dire basta, è ora di svegliarsi e di fare in modo che tutti quanti abbiano finalmente gli stessi diritti!
Sarà un flashmob nazionale: basta portare qualcosa che suoni, che sia la sveglia, il cellulare, una trombetta… faremo suonare nello stesso momento tutto quello che avremo, batteremo il tempo con le dita sulle lancette per far capire a chi ci governa che il tempo è davvero scaduto!
Noi saremo a Bologna, alle 15.30 in piazza del Nettuno. Se ci siete, scriveteci che ci incontriamo e ci conosciamo di persona!
Se invece non siete di Bologna, cercate la vostra piazza su: www.svegliatitalia.it
Vi aspettiamo numerosissim*!
A sabato,
Silvia e Francesca