Do you prefer (pussy)cats or (hot)dogs? –
– Yes –
Sono sempre stato un tipo da gatti: quelle piccole creaturine tutte pelose e profumate; qualcuna a dire il vero appare un po’ sparuta e glabra e rischia di non odorare di buono; tutto dipende da quanta attività fanno. Se si azzuffano mentre sono in calore rischiano di non essere proprio in forma.
Comunque sembra indubbio: c’è chi nasce con la passione per la gattina e chi no. Io personalmente LO NACQUI! Ho sempre avuto felini in casa. I miei genitori li hanno sempre adorati nemmeno fossimo egiziani. Peli ovunque, coccole a profusione.
Riformando la mia famiglia altrove era chiaro che perpetuassi il medesimo schema. Una gattina nera bellissima mi si è proposta su un piatto d’argento e, gonfia come non mai, si è fatta coccolare fino al giorno fatidico in cui mi ha sfornato sul divano 5 simpatici regalini. Di lì, il passo breve verso la… come la chiamano i veterinari? ah sì: colonia. Che si riferisca all’acqua, alla città o al periodo imperiale sempre un gran daffare…
Coccole, cibo, gioco, gioco, cibo, cibo, coccole, coccole, gioco, cibo, coccole…
Vuoi mettere le gatte. Indipendenti e appiccicose, suadenti ma orgogliose, ammiccanti e sprezzanti, intriganti ammaliatrici e despoti volitive, gentili e prepotenti, metodiche ma estrose, calde, leggere, agili, morbide ma irsute, eleganti e svaccate, così delicate ma così altrettanto letali. In ogni momento pronte a dirti: “io sono una gatta, Leo. Noi gatte non diciamo mai quello che vogliamo, ma ci riserviamo di farci girare i coglioni se non lo otteniamo” (cit. Sliding Doors)
Che poi, è proprio vero che esistono i tipi da gatti e i tipi da cani?
“Ahhhhh no, io sono un tipo da cani, eh. Non c’è niente da fare… Sempre stato. Vuoi mettere quelle cose pelose e lascive, sempre umide perché perennemente con una lingua in funzione a tenerle umettate? Che schifo! No grazie!” mi dicevano alcuni amici.
E io ci credevo. Gattofili e cinofili. I miei genitori me l’hanno insegnato bene… IO – SONO – UN – TIPO – DA – GATTI – punto.
E tuttavia mi mancava qualcosa.
Ero troppo attratto da quei cagnoni così fieri, punta (del naso) in su, sballonzolanti e fieri, possibilmente grossi (quelli piccoli non mi sono mai piaciuti), nerboruti, dal pelo lungo e folto. Loro non ci vanno per il sottile. Nessuna moina, nessun giochetto:
“ti va di giocare un po’?” “SI, mi va, giochiamo!” / “NO, non mi va, vattene!”
Semplice: il No è NO (e non FORSE) – il SI è SI (e non NO).
E se è SI, ti saltano addosso e via. Aggrovigliamento di membra (ho detto “MEMBRA” – sost. collettivo femm.). Lotta furiosa, denti che guizzano, lingue penzolanti, saliva ovunque. Vuoi mettere che divertimento?
Ma perché farsi mancare qualcosa?
Perché apprezzare l’uno e disprezzare l’altro?
Ti piacciono più i cani o i gatti ? –
– SI –
Ed è così che si ritrovò con una compagna, 4 gatti e 2 cani.