Secondo un importante studio condotto nel 2016 su un campione molto ampio di intervistati, non è raro che uomini che si auto identificano come etero o gay cerchino stimoli online apparentemente in contrasto con il loro orientamento sessuale. Ma sono proprio così in contrasto? Cosa significa tutto questo? Partendo da questa interessante analisi pubblicata sul seguitissimo sito Bisexual.org, invitiamo anche i nostri lettori a dirci la loro sui nostri canali social.
Traduzione di Anna; revisione di Francesca
Un recente studio (2016 NdT), pubblicato sull’ “Archives of Sexual Behaviour” ha rivelato un inaspettato comportamento tenuto da uomini che si auto-identificano come eterosessuali. Uno su cinque ha infatti guardato materiale sessualmente esplicito contenente scene di sesso same sex tra uomini negli ultimi sei mesi.
Lo studio è stato condotto dal Dottor Martin Downing Jr.e il suo team presso la Public Health Solutions and Columbia’s Mailman School of Public Health, USA. La ricerca si è concentrata sulle differenze nel consumo di materiale sessualmente esplicito (SEM) da parte di uomini che si identificano come etero, bisessuali e gay. I ricercatori hanno analizzato numerosi dati, incluso il tipo di pubblico e le preferenze nel guardare sesso anale e vaginale senza l’uso del preservativo così come masturbazione in solitario. In più hanno analizzato anche il pubblico di prodotti pornografici fetish, incluse pratiche di rimming, fisting (vaginale o anale), bondage, sadomasochismo e pratiche di “tortura” dei genitali maschili, sounding, watersport e felching.
Degli 821 uomini che hanno preso parte alla ricerca, la maggior parte sono afroamericani (45,8%) o caucasici (42,1%). Il 65% si identifica come gay, il 18,6% come bisessuali e il 16,3% come eterosessuali.
Vale sicuramente la pena leggere l’intero articolo QUI, ma la cosa su cui mi piacerebbe focalizzarmi in questo mio post è la discrepanza tra la sessualità in cui ci si auto identifica e i prodotti sessualmente espliciti che si guardano. Perché non solo il 20,7% del campione di uomini che si auto identifica come “etero” guarda pornografia same sex, ma il 55% di coloro che si auto identificano come gay guarda prodotti con un uomo e una donna. Più nello specifico il 22,7% degli uomini gay, negli ultimi sei mesi, ha guardato sesso vaginale senza preservativo e il 13,9% sesso vaginale con il preservativo.
Abbiamo contattato gli autori di questo studio per ulteriori dati sul comportamento sessuale reale. I ricercatori ci hanno detto che il 7,5% degli uomini che si sono identificati come “etero” hanno riferito di aver fatto sesso con un uomo negli ultimi 6 mesi (rispetto al 20,7% che ha guardato pornografia gay).
Mentre leggevo questi risultati una domanda ha immediatamente fatto capolino nella mia mente: perché un quinto degli uomini che si auto definiscono eterosessuali guarda pornografia gay? E, come se non bastasse, il 7,5% di questi uomini fanno sesso con altri uomini.
La mia prima risposta “di pancia” è stata che alcuni di questi uomini siano in realtà gay o bisessuali non ancora out, ma penso che sia una semplificazione eccessiva. Non mi fraintendere: se sei un uomo che guarda pornografia gay e fa sesso con altri uomini, non credo che il fatto che tu ti descriva come “etero” sia verosimile. Certo, la tua identità è solo tua e non ho il diritto di etichettare l’identità sessuale di nessuno a parte la mia, ma nonostante questo sono pronto a scommettere che ci sia un po’ di bifobia interiorizzata e di rifiuto nell’accettare la realtà da parte di questi uomini e che, dopo un po’ di introspezione, probabilmente smetterebbero di etichettarsi come etero.
Ma al di là di dimostrare che esiste, molto probabilmente, un certo numero di uomini che non sono out o sono spaventati all’idea di definirsi bisessuali, questo studio rileva come l’identità sessuale e l’attrazione abbiano, in realtà, tantissime sfaccettature. Parlando con i ricercatori ho scoperto che solo lo 0,7% degli uomini auto identificati come gay ha fatto sesso con una donna nei precedenti sei mesi, rispetto al 55% che ha guardato pornografia uomo/donna. E’ quindi poco chiaro perché così tanti uomini gay guardino pornografia etero e invece così pochi abbiano relazioni sessuali con le donne.
Potrebbe essere che questi uomini che si auto-identificano come gay sentano la pressione di “scegliere una parte” e, di conseguenza, abbiano scelto di identificarsi come gay. Nonostante questo hanno ancora delle fantasie sulle donne e, in un mondo ideale, esplorerebbero la loro sessualità con più di un genere e sarebbero out come bisessuali. Ma può anche darsi che comportamento, fantasie e identità, per quanto sicuramente connesse, non si allineino sempre perfettamente.
L’identità è complessa. E’ personale, è politica. E’ qualcosa che può evolversi durante l’arco della vita di una persona.
Onestamente non sono sicuro di cosa indichi il risultato di questo studio, ma ritengo che sottolinei la presenza di un certo numero di uomini bisessuali non ancora out, oltre a dimostrare quanto sia complessa la nostra identità. Mi auguro che ulteriori ricerche possano studiare ancora più a fondo il perché ci sia una così ampia discrepanza tra la tipologia di pubblico di materiale sessualmente esplicito, il comportamento sessuale reale e le scelte di auto-identificazione.